Gli acrilici

Gli acrilici

Asciugano con estrema facilità e per questo dovrai fare attenzione a non lasciare aperto troppo a i barattoli aperti: potrebbe seccarsi tutto il pigmento ancora contenuto; inoltre sono facilmente amalgamabili tra loro.
Si diluiscono con acqua e si può schiarire il colore con un medio, cioè la preparazione base del colore senza il pigmento. Questo procedimento permette di mantenere inalterata la consistenza del colore, aumentando soltanto la trasparenza della tinta. Trovi in commercio medi opachi o brillanti, in gel o fluidi. Esiste anche un medio “ritardante” che permette di allungare i rapidi tempi di essiccazione di questa pittura. Infatti, una volta asciugato, è impossibile modificarlo.
I colori acrilici sono molto più facili da usare dei colori a olio. Non servono accorgimenti particolari per stendere gli strati successivi di colore, proprio grazie all’essicazione rapida, e non si corre il rischio di crepe sulla superficie dipinta. Le moderne emulsioni acriliche sono estremamente stabili nel tempo, non sono soggette a ingiallimenti o a qualsivoglia mutamento chimico.
La nota dolente è che richiedono una rapida stesura. Il tempo per manipolare il colore sul supporto è molto limitato e quindi si rischia di rimanere con il lavoro non finito poiché il pigmento si è già asciugato.
Ti invito comunque a provare questi colori perché possiedono un’infinita versatilità cromatica. Oltre all’ampia gamma di tonalità a disposizione sul mercato, un colore acrilico può essere utilizzato in sfumature o velature estremamente chiare e trasparenti, oppure in pesanti impasti usati per rendere striature molto ricche di pigmento.
Puoi usarli diluendoli al massimo, come se fossero acquerelli e, applicando un secondo strato di colore, questo si depositerà sul primo senza coprirlo completamente, ma dando luogo alla formazione di un terzo colore che presenterà una maggiore profondità rispetto allo stesso colore ottenuto sulla tavolozza.
In questo caso ti consiglio di usare come supporto la carta per acquerelli, dove i risultati sono più facili da controllare.

COSA SERVE PER INIZIARE

Similmente alla tempera, i colori acrilici sono molto semplici da usare, si possono tranquillamente diluire con acqua, asciugano velocemente e quindi sono ideali su carta, inoltre si mescolano tra di loro molto bene per cui per iniziare sono sufficienti pochi colori base.
I colori in commercio sono disponibili in tubetti o vasetti di varie dimensioni.
Una marca abbastanza diffusa che troverete facilmente in colorifici o altri negozi è Ferrario con la sua linea APA Color che propone una vasta gamma di colori da 20 ml fino 1000 ml. Questa azienda ha tante tipologie di colori, dagli acrilici fluidi, utilizzabili praticamente senza diluire e disponibili in più di 60 tonalità, ai colori fluorescenti o con effetti particolari. Non manca una linea più ricercata per artisti esperti.
Come per le tempere, i colori che ti servono per iniziare sono i primari più bianco e nero, a questi puoi aggiungere altri colori più difficili da ottenere, come ad esempio terra d’ombra, blu oltremare, verde veronese e rosso carminio. Se hai pochi fondi a disposizione, puoi tranquillamente utilizzare i primari per ottenere gli altri colori, all’inizio l’operazione richiederà un po’ di esercizio, con il tempo diventerà semplice.

Prova questo set di 12 colori della Ferrario:

Con questo set di Artina di 10 colori da ben 120 ml a tubo potrai sperimentare:

Guarda il video dimostrativo del set Artina:

I pennelli si devono scegliere in base all’effetto che si vuole ottenere, ricorda però di immergerli subito in acqua dopo l’uso perché il colore si potrebbe seccare sul pennello provocando un danno irreparabile.
Anche le superfici su cui si può dipingere sono molte, si può usare tela, carta, cartone, legno, faesite, intonaco, argilla, tessuto e altri supporti, basta che non abbiano una superficie grassa.
Se opti per la tela ricorda di dare una o due passate con del colore bianco prima di iniziare a dipingere, in modo da creare una base.
Se invece scegli il legno rammenta che la superficie prima di essere dipinta ha bisogno di essere trattata. Puoi usare una tavola di truciolare o multistrato (nei negozi di ferramenta ne trovi già pronte in vari formati e spessori o puoi fartela tagliare su misura a costi contenuti), per prepararla dovrai dare una mano di stucco bianco per legno, lasciare che asciughi e quindi levigare con carta vetrata, se necessario ripetere due o tre volte l’operazione finché la superficie non risulterà liscia e omogenea. Dopodiché, prima di iniziare a dipingere, dai una o due mani di bianco per preparare la base.

COME DIPINGERE

I colori acrilici hanno il pregio di restare molto brillanti una volta asciutti (a meno che non usi appositamente dei colori opachi), proprio per questo sono particolarmente adatti per illustrazioni e fumetti o animazione. Come detto già all’inizio, questi colori asciugano rapidi per cui è necessaria una certa velocità e abilità nell’utilizzo, che acquisirai con l’esercizio. Questo aspetto li rende sicuramente poco adatti alla realizzazione di ritratti e paesaggi che necessitano di molto tempo e correzioni, piuttosto sono l’ideale per pitture studiate accuratamente prima di applicare il colore.
Se devi realizzare un quadro di grandi dimensioni ti conviene prima preparare un bozzetto in scala e, una volta pianificato il tipo di lavoro, iniziare a dipingere.
A differenza della tempera i colori acrilici non screpolano e non si sfaldano, nemmeno se “trattati male” o asciugati con il phon.
Un’altra caratteristica fondamentale è che i colori acrilici una volta asciugati sono impermeabili, difatti anche bagnandoli non si sciolgono più, per questo si può stendere sopra un altro colore senza paura che si mescoli a quello sotto, cosa impossibile con le tempere. Questa caratteristica, però, spesso impedisce di creare effetti particolari e sfumature, per questo gli acrilici sono indicati per la pittura a “contorni duri”, ovvero per aree di colore piatte e uniformi con bordi dritti.
Per realizzare delle aree di colore uniformi si renderà necessario dare più passate, difatti questi colori non sono molto coprenti; le passate dovranno essere leggere e uniformi, meglio se incrociate. Anche la quantità di colore sul pennello sarà limitata per non creare sgradevoli venature di colore in eccesso. Per creare effetti interessanti si può stendere il colore con una spugna o addirittura tamponarlo: se devi create una sfumatura dal chiaro al scuro invece di usare due colori contemporaneamente e sfumarli al centro puoi stendere prima un colore, una volta asciutto tampona con una spugnetta o un pennello apposito l’altro colore che dovrà essere particolarmente denso, oppure quando il colore non è ancora asciutto sfuma con un pennello bagnato d’acqua.
Se quello che desideri è un effetto particolare, prova a schizzare il colore con uno spazzolino vecchio, ma attento a coprire tutto quello che non si deve macchiare.
Gli acrilici sono anche indicati per il collage e le tecniche miste, infatti se appoggi del materiale sopra il colore fresco, una volta asciugato non riuscirai più a staccarlo.

Come puoi vedere in questo esempio, gli acrilici si prestano molto bene per composizioni con più effetti. In questo caso, se vuoi ottenere dei contorni perfetti ti conviene “sigillare” le zone che non lavori con nastro adesivo e carta.

Questo è un esempio dei colori vibranti che si possono ottenere ad acrilico. Come spiegato prima, i toni non sono sfumati ma sovrapposti: prima il giallo a sinistra e un azzurro a destra, poi, a superficie asciutta, l’arancio e il blu con pennellate volutamente imprecise per permettere di vedere il colore sottostante. Solo in pochi punti i due colori si fondono, dando vita a un azzurro/verde, per il resto del quadro sono ben distinti.

L’acrilico ti permette di giocare, di maltrattare la superficie e di creare spessori. Qui è stato posto un abbondante strato di bianco, da fresco è stato sovrapposto del blu, spalmato con una spatola in senso orizzontale. I due colori, dove ancora bagnati, si sono mescolati. A seguire gli altri colori, sempre con l’utilizzo di spatole al posto dei pennelli.

Prova a usare questa pasta acrilica di Maimeri per modellare e dare volume al colore:

Ovviamente puoi scegliere soggetti di qualunque tipo, ma non cercare di ottenere con l’acrilico un risultato simile all’olio: questa tecnica va sfruttata per i suoi punti di forza.

Ecco un piccolo video realizzato da Maimeri che spiega le fasi principali della pittura con acrilico e riassume quanto scritto in questo articolo:

Vuoi provare degli effetti particolari? Questo medium per acrilici ti permette di fluidificare il colore e colarlo direttamente sulla tela, guarda il video:

Guarda gli approfondimenti sul FLUID ACRYLIC


ESERCIZI

Anche per i colori acrilici puoi provare gli esercizi proposti per le tempere. Per divertirti di più, prova questo:

EFFETTI E SFUMATURE

Scopo: riuscire a creare effetti e sfumature con più strumenti.

Tempo: variabile in base alla persona.

Materiale occorrente:
– i colori primari (magenta, giallo, blu) più il bianco e il nero
– pennelli di diverse forme e dimensioni
– 1 ciotola per l’acqua
– 1 tavolozza
– 1 tavola di legno 50×50 cm spessa 1 cm con la base giù preparata per la pittura (vedi sopra le indicazioni)
– matita e gomma per bozzetto

In questo esercizio voglio farti copiare dal vero un pezzo di marmo naturale. Per cui per prima cosa cerca un campione, ad esempio una piastrella di marmo, sarebbe meglio avere il materiale fisico a portata di mano, ma andrà bene anche una fotografia a buona definizione, in maniera da distinguere tutti i particolari. Scegli pure la trama che preferisci.
Dopo aver preparato la tavola di legno, bordi compresi, inizia la copia del marmo. La fase 1 è l’osservazione. Guarda attentamente il tuo soggetto, definisci i colori di cui avrai bisogno e abbozza con un leggero tratto a matita le venature principali.
In questo esercizio è concesso tutto: pennelli, spugne, spazzolini, garze o altro. L’importante è ottenere un effetto finale molto realistico, cogliendo lo “spirito” del soggetto, e liscio come il marmo.
Dipingi anche i bordi per dare tridimensionalità all’opera. A lavoro finito lucida con un panno la superficie e, se lo desideri, passa un velo di cera solida neutra e strofina con un tessuto morbido. Il quadro può essere appeso senza cornice.


PULIRE E CONSERVARE

La pulizia dopo l’uso degli acrilici è più importante di qualunque altro tipo di colore, infatti, se lasci asciugare anche solo parzialmente il colore sui pennelli, questi diverranno inutilizzabili, è quindi importantissimo lasciare gli strumenti in ammollo nel contenitore dell’acqua anche per pochi secondi. Alla fine dell’uso andranno puliti con cura con acqua (meglio calda) e sapone.
La tavolozza consigliata per questo tipo di colori è in ceramica o vetro perché questo materiale è molto più semplice da pulire: una volta sporca, se il colore si è seccato sopra (molto probabile), basterà lasciarla per un po’ di tempo in acqua calda e questo si staccherà come un foglio. Se si opta per una tavolozza in plastica non sempre si riuscirà a togliere completamente il colore, però questo non comporterà un grave problema, infatti, usando sopra un altro colore, quello sotto non si scioglierà. Alcuni artisti addirittura non puliscono la tavolozza, aspettano semplicemente che il colore asciughi sopra, per pulirla solo quando lo spessore di colore formato è consistente, cosa comunque non consigliabile. Un’alternativa poco ecologica sono i piatti di plastica usa e getta.
I dipinti non necessitano di attenzioni particolari perché gli acrilici essendo impermeabili sono molto resistenti. I colori ancora in tubetto o vasetto vanno tenuti in posti freschi e asciutti, ben tappati, altrimenti potresti trovarli secchi.

© 2018 © 2020 Lorena Laurenti. All rights reserved. È possibile fare una citazione dell’articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all’indirizzo info@lorenalaurenti.it

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