Il carboncino

Il carboncino

Disegnare con il carboncino è forse la tecnica artistica più antica che si conosca; essa risale alla preistoria, quando gli uomini primitivi ricoprivano le pareti delle caverne con disegni, per lo più animali, realizzati con pezzi di legno carbonizzati. Il carboncino è infatti un “gessetto” di carbone vegetale costituito da sottili rami di legno leggero e poroso, per lo più di salice o di vite, che vengono bruciati senza però raggiungere la combustione completa.
Il carboncino si usa per sfregamento e raggiunge neri molto intensi, anche se poco stabili, che possono essere sfumati, ottenendo una gamma completa di grigi. Il tratto può essere cancellato direttamente con uno straccio o può essere attenuato con la gomma pane.
Vi sono carboncini di diverse dimensioni: con i più sottili si realizzano i contorni e con i più grossi si ottiene un tratto più largo. L’intensità del nero è comunque la stessa qualunque sia il diametro del carboncino.
Esistono in commercio principalmente tre forme di carboncino: a sezione rotonda, a sezione quadrata e a sezione triangolare; quest’ultimo tipo è usato di solito per disegni scenografici.
I carboncini devono essere perfettamente scorrevoli e molto morbidi; quelli di qualità inferiore presentano in genere delle particelle più dure che rigano il foglio.

Tipologie di carboncino in commercio

Sicuramente una delle più famose aziende che producono carboncini da disegno è la Faber Castell che tutti conosciamo per le matite. Questa offre tre tipologie di prodotti: il carbone naturale da disegno, il carboncino “Pitt” e la matita di carboncino da disegno.
Il carboncino naturale da disegno è puro, con forma irregolare, in tre formati che vanno dai 5 ai 15 mm, dà un tratto nero molto intenso ed è adatto per grandi superfici. Il carboncino “Pitt”, dalla forma perfetta, si trova in 5 gradazioni di durezza: extramorbido, morbido, medio, duro, extraduro. La matita secca di carboncino è sicuramente più comoda da usare e sporca meno. La si trova media, morbida o dura.


CRETE

Oltre al carboncino esistono anche le crete per artisti che possono essere usate direttamente in bastoncino o sotto forma di matita.
Tra queste troviamo la famosa sanguigna.

Le crete per artisti sono contraddistinte da un’elevata quantità di pigmento e dall’assenza di olii e cere. Sono più dure dei gessetti e perciò più adatte al disegno. Inoltre hanno una consistenza stabile, e una buona aderenza sul supporto, che può essere carta, cartone, legno e addirittura pietra. Ovviamente per far durare il lavoro nel tempo servirà un fissaggio con uno spray apposito.
I colori classici delle crete sono bianco, rosso (sanguigna) e nero, a cui si aggiunge la terra bruciata.
A questi si uniscono un’infinità di colori “moderni”. Faber Castell ad esempio ne propone ben 58 nella sua linea Polychromos.

COME DISEGNARE

Prima di iniziare a disegnare con questi materiali è bene ricordare che è molto facile sporcarsi, vista la quantità di polvere prodotta, per questo è consigliabile tenere il foglio leggermente inclinato, permettendo alla polvere di scivolare via. Non spostarla mai con la mano se non vuoi ottenere un piccolo disastro!
Questi materiali hanno la caratteristica di mettere in evidenza la trama della carta su cui vengono usati, per cui, in base all’effetto che vuoi raggiungere, si può usare una carta più o meno ruvida. Si può optare anche per fogli colorati, in modo da introdurre un colore in più nel disegno.
Dal modo in cui impugni si potrà ottenere un segno diverso, l’importante è iniziare sempre con tratti molto leggeri perché troppa pressione renderebbe la carta impastata di colore. Si possono creare delle sfumature con le dita, con la gomma pane o ancora meglio con un pennello rigido asciutto.
Una tecnica molto interessante è quella dei “punti luminosi”: consiste nel dare una base di colore molto leggera su tutto il foglio, eseguire tutto il disegno sopra e alla fine creare dei punti di luce cancellando il colore in eccesso.

Alcuni esempi di grandi artisti:

[Albrecht Dürer – Massimiliano I (1518); carboncino e gesso su carta]

[Parmigianino – Donna seduta (1530); carboncino e crete]

[Andrea del Verrocchio – Testa di donna (data non pervenuta 1435/6-1488)]

PULIRE E CONSERVARE

Una volta finito il disegno è importantissimo usare un prodotto fissativo perché il lavoro rimanga intatto e non si sporchi toccandolo, attenzione però a seguire bene le istruzioni e ricorda che una volta fissato il disegno non si potrà più modificare.
I carboncini andranno conservati possibilmente in una scatola, così non si romperanno e non sporcheranno; per le matite di creta basterà coprire la punta con un po’ di carta e nastro adesivo e tenerle comodamente in un astuccio.

Molto carino questo set contenente 11 pz di varie tipologie di carboncino in una pratica scatolina di latta per portarli in giro:

© 2018 Lorena Laurenti. All rights reserved. È possibile fare una citazione dell’articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all’indirizzo info@disegnamo.it

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