gomma – DisegnAMO https://www.disegnamo.com Il primo sito che ti insegna a disegnare... gratis! Wed, 28 Nov 2018 17:38:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 MomArte https://www.disegnamo.com/momarte/ Wed, 28 Nov 2018 17:38:10 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=842 A tutti gli artisti piace scegliere con cura i propri strumenti di lavoro, perdersi tra gli scaffali, annusare la carta e meravigliarsi di fronte a scansie zeppe di colori. Con l’avanzare della tecnologia, però, sono cambiate anche le esigenze. Spesso è più comodo restare a casa e sfogliare le pagine di uno store online. Ma cosa c’è dietro a un negozio virtuale di belle arti? Questo approfondimento si propone di scoprire i retroscena del digitale, dando il modo a tutti gli artisti di conoscere dettagli, problemi e necessità.
Inauguriamo la rubrica con MomArte, uno store online dedicato al mondo dell’arte, pensato per artisti da artisti.
MomArte non è solo un negozio virtuale, è anche una community molto attiva su Facebook che ha come missione quella di incoraggiare giovani talenti, fornendo materiali sicuri e freschi di produzione.

Ma chi si nasconde dietro a questo nome?

DisegnAMO: sulla vostra pagina scrivete che l’attività è nata nel 2015 dalla collaborazione di tre amici, appassionati e amanti dell’arte. Ci raccontate qualcosa in più di voi? Metteteci la faccia!

MomArte:
Dietro la “vetrina virtuale” di MomArte si nascondono 3 persone: Tiziano, Cristina e Raffaello.
Siamo amici da molto tempo e tutti e tre abbiamo un background artistico, chi nelle arti figurative e belle arti, chi nella musica.
In passato avevamo già collaborato su altri progetti, ma questa è la prima volta che abbiamo una vera esposizione verso il grande pubblico.

Siamo dei ragazzi con una visione ottimistica e positiva del futuro e delle possibilità che si aprono davanti a noi. E vogliamo trasmettere questo ottimismo anche alle persone che gravitano intorno a MomArte.

DisegnAMO: perché aprire uno store online? Come vi è venuta l’idea e perché avete scelto uno spazio virtuale invece di un negozio classico?

MomArte:
Aprire uno store online è un’idea molto diffusa tra le persone che cercano di rendersi indipendenti economicamente o vogliono crearsi una situazione lavorativa “autonoma” cioè slegata dalle logiche del lavoro dipendente.
Naturalmente non è così semplice come sembra. Sia un negozio fisico che uno online condividono una serie di caratteristiche e questioni da risolvere: fornitori, magazzino, gestione degli stock, promozione. Il fatto di essere online ha il vantaggio di non legarci a un territorio o a una posizione geografica, ma di poter raggiungere tutte le parti d’Italia.
Non escludiamo però, in un futuro, di valutare la possibilità di avere delle sedi fisiche e reali, magari cercando qualche soluzione alternativa e particolare, che ci discosti un po’ dallo stile dei negozi di Belle Arti “classici”.

DisegnAMO: in un mondo virtuale molto competitivo dove i grandi store dettano legge e riescono a offrire prezzi concorrenziali, come si può restare a galla? Che politiche di promozione usate?

MomArte:
La linea che ci siamo imposti è quella di offrire dei prodotti di alta qualità a dei prezzi corretti.
Abbiamo delle promozioni sui prezzi, ma non vogliamo sicuramente diventare una sorta di “discount” delle Belle Arti.

Cerchiamo quindi di offrire un servizio ottimale per i nostri clienti in tutti gli aspetti: qualità del prodotto, servizio clienti, supporto dopo l’acquisto e disponibilità all’ascolto delle richieste in caso di ordini particolari.
Vogliamo fare capire ai nostri clienti che dietro alla nostra “vetrina virtuale” non ci sono degli automi programmati per fare soldi, ma delle persone vere.

In più cerchiamo di apportare delle idee fresche ed innovative al progetto, che ci permettano di slegarci dalla logica di e-commerce classico. Ad esempio con la creazione di una community di artisti intorno a MomArte!

DisegnAMO: parliamo di questa. Date molta importanza alla vostra community su Facebook, dando spazio ad artisti emergenti. Raccontateci qualcosa di più, ad esempio come si può partecipare attivamente?

MomArte:
Un punto fondamentale su cui stiamo lavorando è la creazione di una community di artisti e appassionati di Belle Arti. Non volevamo limitare il nostro progetto a uno store online dove arrivi, compri e riparti, volevamo offrire qualcosa di più.
Lavoriamo con costanza alla nostra pagina Facebook, proponendo brevi articoli sulla storia dell’arte, opere di artisti famosi o emergenti, trasmettendo frasi motivazionali… È davvero molto interessante, perché ci permette di imparare tantissime cose e conoscere un sacco di persone interessate al mondo delle Belle Arti!
Vorremmo cercare e promuovere lo stesso spirito che si trovava nelle antiche botteghe d’arte e nei negozi di prodotti… un rapporto tra venditore cliente che non è solo commerciale, ma che incoraggia lo scambio di idee e di consigli sulle tecniche e sui prodotti.

Vogliamo promuovere tutte le persone che amano e “fanno” Arte, indipendentemente dal livello e dall’istruzione: ti diamo uno spazio dove poter mostrare le tue creazioni e questo ti esporrà al parere degli altri artisti!

Partecipare è molto semplice… basta scriverci a info@momarte.com e mandarci una breve bio e una selezione di 3-4 opere. Tutto qui!

DisegnAMO: secondo voi, qual è la parte più difficile del vostro lavoro? E la parte più interessante?

MomArte:
La parte più difficile del nostro lavoro è quella di ricordarci che in una maniera o nell’altra siamo un negozio e dobbiamo fare quadrare i conti restando professionali e orientati al commercio! Se fosse per Tiziano dovremmo dare prodotti omaggio a tutti gli amici che ci mandano le opere via Facebook, per ringraziarli! Naturalmente in questa maniera il negozio chiuderebbe dopo due giorni… 😀

La parte più interessante è quella legata alla continua ricerca di idee e nuovi metodi di comunicazione, per trasmettere la nostra passione per il mondo dell’arte e creare un legame tra noi, i nostri amici e gli artisti che ci gravitano intorno!

DisegnAMO: state pur certi che a tantissimi artisti, almeno una volta nella vita, è passata per la testa l’idea di aprire un negozio di belle arti. A volte si abbandona il progetto per mancanza di fondi, altre per problemi burocratici o, più semplicemente, perché non si è portati per il commercio. Che consigli, o avvertimenti, vi sentireste di dare a chi desidera percorrere questa strada?

MomArte:
I consigli che possiamo darvi sono:
1. Createvi una buona squadra, dove ogni componente si occupi di un aspetto specifico. Ci sarà il “creativo”, quello che “fa quadrare i conti”, chi “gestisce i clienti”, ecc.
2. Trovate un formato che sia innovativo e differente. Siamo in un periodo di cambiamenti ed è quindi inutile lanciarsi sul mercato con il formato classico sperando che funzioni. Ci vuole qualcosa che faccia la differenza!

DisegnAMO: per concludere, volete dire qualcosa agli artisti che si sono fermati a leggere queste righe?

MomArte:
Assolutamente!
MomArte vuole essere un punto di riferimento per tutti voi e vuole premiare la fiducia che riponete in noi ogni volta che acquistate un prodotto.

Comprate un set di colori da noi per il vostro nuovo dipinto? Scrivetecelo e mandateci l’opera terminata, noi la pubblicheremo e promuoveremo sulla nostra pagina Facebook… magari qualcuno vi contatterà per acquistarla! In questo modo tutti e due saremo vincitori.

In più siamo aperti e curiosi di ascoltare tutte le vostre richieste ed idee, sia per quanto riguarda i prodotti, sia per quanto riguarda le iniziative da lanciare!

Conoscete una linea di prodotti che non si trovano da nessuna altra parte, ma ritenete interessanti? Scriveteci!
Volete lanciare un corso di pittura nella vostra zona e volete dei consigli o uno sponsor per il materiale? Scriveteci!
Volete sponsorizzare la vostra mostra che si terrà il mese prossimo? Scriveteci!
Credo di aver fatto capire il concetto… 😀

Grazie mille per averci dedicato il vostro tempo, sicuramente le risposte sono state apprezzate. A questo punto invitiamo i lettori a fare un salto sul vostro sito. Gli articoli sono divisi per tipologia e utilizzo, in modo da facilitare la ricerca. In più, servizio davvero degno di nota, se non trovate l’articolo desiderato, c’è un numero verde gratuito da chiamare: 800 144 769, MomArte provvederà a renderlo disponibile appositamente.

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Carta e squadre https://www.disegnamo.com/carta-e-squadre/ Fri, 23 Nov 2018 17:32:19 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=334 CARTA

Non è indispensabile usare carta di alta qualità per le vignette di prova, una superficie consistente ed elastica permette di produrre un’immagine pulita e fa durare di più il lavoro originale.
Il peso e la superficie più adatta dipendono da molti fattori, tra cui la tecnica prescelta e la necessità o meno di poter cancellare facilmente o inumidire la carta quando si esegue un lavoro a colori.

Superfici

È molto importante scegliere un tipo di carta che si adatti al proprio stile di disegno, ecco alcuni utili consigli per orientarti:
– Se prima di passare l’inchiostro devi disegnare molto a matita, ti servirà un tipo di carta in grado di sopportare le sollecitazioni della gomma, in modo da rendere possibile la finitura.
– Se decidi di usare i pennelli utilizza una carta a grammatura elevata e di buona qualità: per penna e colori acquosi usa una carta molto assorbente come quella consigliata per gli acquerelli.
– Prima di iniziare un lavoro testa sempre la carta, verificando la qualità della superficie.
– Molti cartonati lisci sono passati a caldo con gesso per avere una finitura semi lucida, questa superficie è molto indicata per collage e disegni a pennello ma, in caso di linee marcate a pennino, può far spargere inchiostro perché la punta incide il materiale fino allo stato assorbente sottostante.
– È importante controllare la qualità del bianco della carta che a volte può essere tendente al giallo o al grigio, per farlo basterà applicare sulla carta un po’ di liquido correttore o tempera bianca e guardare la differenza.

Carta e cartoncini lisci

Presentano una superficie liscia e non porosa, l’inchiostro asciuga senza penetrare in profondità.

Carta pressata a caldo e a freddo

Esistono due lavorazioni per questa carta: pressata a caldo (finitura liscia) e pressata a freddo (finitura più ruvide e fibrosa). Entrambe sono indicate per il disegno a penna, acquerello e guazzo.

Cartoncini da disegno

I cartoncini per illustrazioni e grafica sono disponibili in una vasta gamme di spessori e finiture, con superfici compresse o con lo strato superiore removibile. I cartoncini per il disegno al tratto sono lisci e perfettamente ricettivi all’inchiostro, mentre quelli per illustrazione hanno una finitura paragonabile a quella delle carte per acquerello.

Carta da lucido

È una carta molto lucida, sottile e opaca che serve per ricalcare. Utile per abbozzi e per costruire immagini con maschere sovrapposte, ma non indicata per un lavoro di grafica finito.

Carta da layout

Carta bianca a grana fine, semitrasparente, molto comoda da tenere in studio. Si può usare per abbozzi, pennarelli e prove di colore, ma non per dipingere, inoltre, essendo traslucida, consente di passare da un abbozzo o da un layout al successivo ricalcando.

Carta da disegno

Sconsigliata per lavori dipinti o molto elaborati, è tuttavia utile per disegni a pennarello e schizzi. Esistono leggere differenze di spessore, a seconda della marca. La carta da disegno doppia è pesante, resistente e molto liscia.

Acetati

Si tratta di fogli di plastica trasparente, sono resistenti e semirigidi, possono essere usati come maschera, ad esempio per inserire successivamente le scritte sulle vignette.

RIGHE E SQUADRE

Ogni disegnatore quando lavora deve sempre avere accanto a sé una riga, le comuni righe di plastica che si acquistano in cartoleria vanno benissimo, quelle di legno tendono a essere imprecise con il tempo, invece, se vuoi una riga che duri a lungo sono consigliabili quelle di metallo che hanno il pregio di non rovinarsi molto facilmente tagliando con il taglierino. Possibilmente la riga dovrebbe essere lunga quanto il foglio su cui si lavora, almeno 40-50 cm.
Può essere utile avere a portata di mano un righello di 15-20 cm per tracciare linee più corte. La riga deve avere il bordo smussato, difatti se fosse piatta l’inchiostro potrebbe infiltrarsi di sotto.
Oltre alla riga è utile procurarsi anche una squadra con l’angolo a 45°, ti servirà soprattutto se disegnerai delle strisce.
Se disponi di un tavolo da disegno potrebbe tornare utile una squadra a T che permette con facilità di tirare linee dritte.

SAGOME

La sagoma più diffusa è sicuramente il curvilinee che rappresenta diverse curve concave e convesse sul bordo esterno, e alcune elissi al suo interno.
Puoi acquistare un modello multiuso o una serie con curve di varie dimensioni.
Altre sagome utili sono i cerchi e le elissi, con queste si possono disegnare con facilità curve simmetriche come il bordo di una ciotola o un piatto. Entrambi gli strumenti serviranno poi per disegnare i balloons (sempre dopo aver completato le scritte).

© 2018 Lorena Laurenti. All rights reserved. È possibile fare una citazione dell’articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all’indirizzo info@disegnamo.it

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La matita https://www.disegnamo.com/la-matita/ https://www.disegnamo.com/la-matita/#comments Sat, 17 Nov 2018 13:55:42 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=48 Materia prima per la produzione della matita è la grafite, una forma di carbonio naturale creatosi, come il carbone, in epoca preistorica. Scoperta intorno al ’500 nel Cumberland, originariamente la grafite era usata per fabbricare palle di cannone. Il suo uso come materiale da disegno era invece limitato, data la sua estrema friabilità. Bisognò arrivare alla fine del ’700 per ottenere una grafite “solidificata” con argilla, corrispondente al prodotto oggi comunemente in uso.

CHI VUOLE IMPARARE A DISEGNARE DOVRÀ INNANZITUTTO ALLENARSI NELLE POSSIBILITÀ DI UTILIZZO DELLA MATITA

Le matite si classificano per la “durezza” della mina: si parte dalla EE, morbidissima, grazie alla quale si può ottenere un tratto nero molto intenso. Poi andiamo a scalare: EB, 6B, 5B, 4B, 3B, 2B, B fino alla media HB. Le matite più dure partono dalla F, H, 2H, 3H fino alle 4H, 5H, 6H, 7H, 8H, 9H, queste ultime in particolare sono durissime, particolarmente adatte per disegni tecnici.
In base al disegno che si vuole eseguire si può scegliere la durezza della matita. Non tutti i negozi che trattano articoli da disegno hanno la serie completa, anche perché

IL DISEGNATORE ESPERTO IN GENERE UTILIZZA SOLO DUE MATITE: UNA MORBIDA PER I DISEGNI ARTISTICI E UNA DURA PER I DISEGNI TECNICI

La scelta di queste due matite è effettuata in base alla “mano”, ovvero alla pressione naturale che ognuno di noi dà al tratto disegnando.

LAPIS O PORTAMINE?

Di solito in commercio si trovano due tipi di matite: il cosiddetto lapis, formato da un cannello di legno che contiene la mina, e il portamine metallico con mine intercambiabili. Le matite in legno possono essere esagonali o rotonde: le prime permettono una più sicura impugnatura (l’indice appoggiato su uno dei lati e il pollice su altri due), le seconde sono più maneggevoli se si devono eseguire tratteggi che presuppongono posizioni diverse della punta della matita.
Le matite metalliche o portamine sono molto pratiche poiché possono essere ricaricate.
La classificazione delle singole mine è identica a quella delle matite di legno.
Non deve essere sottovalutata l’importanza della punta della mina.

UNA PUNTA PERFETTA AIUTA A DISEGNARE CORRETTAMENTE E AL MASSIMO DELLE PROPRIE POSSIBILITÀ

Se si usa la matita classica, lo strumento più ovvio per “fare la punta” è un buon temperamatite a rotazione, ma il disegnatore professionista impiega la lametta, al fine di ottenere la cosiddetta punta a lancia. In genere la punta deve essere piuttosto lunga ma senza esagerazione, in modo da evitare che si rompa facilmente per la pressione esercitata. Tuttavia in alcuni casi può rendersi necessaria una punta un po’ più lunga del solito, per esempio quando la matita deve essere tenuta in posizione quasi orizzontale. La punta dovrà invece essere leggermente arrotondata per tracciare le prime linee.
È fondamentale non far cadere a terra la matita poiché la caduta provoca la rottura interna della mina. Se stiamo utilizzando un portamine di metallo, si dovrà appuntire soltanto la mina. A questo scopo si trovano nei negozi specializzati raschietti, in genere di cartone o di legno, a cui è applicata della carta vetrata. Questa operazione produce una polvere che sporca molto; per ovviare a questo inconveniente basterà ritagliare una fenditura a forma di U sul coperchio di una semplice scatola di cartone, ripiegare la parte ritagliata verso l’interno, quindi applicarvi un pezzo di carta vetrata. In questo modo tutti i residui di grafite resteranno dentro la scatola.
È bene tenere a disposizione anche un pezzettino di spugna per ripulire la mina prima di cominciare a usarla poiché, dopo essere stata appuntita, sarà rimasta anch’essa sporca di polvere. Con questi semplici accorgimenti si eviteranno inconvenienti che potrebbero rovinare un disegno.

Di seguito ti metto il collegamento a qualche ottimo prodotto disponibile su Amazon:



LA GOMMA

Importante è anche l’uso di una buona gomma per cancellare. Ve ne sono di diversi tipi: la gomma morbida è adatta per le superfici ampie, quella a forma di matita per le zone più limitate. La gomma deve essere tenuta costantemente pulita, per farlo basterà grattarla su una pezza di tela.
Se si vuole cancellare una linea orizzontale, si sfrega la gomma verticalmente; se invece la linea è verticale la gomma deve essere usata in senso orizzontale.
Per il disegno si può usare la gomma pane, una gomma particolarmente morbida e malleabile che assorbe l’unto delle dita mescolato alla grafite, ma è consigliabile l’utilizzo solo con matite particolarmente morbide.
La gomma pane può aiutare anche a schiarire le sfumature, usandola come un tampone e premendola molto delicatamente sulla zona interessata, assicurandosi prima di ogni tamponatura che sia perfettamente pulita.

INOLTRE LA GOMMA PANE SI PUÒ USARE PER OTTENERE PARTICOLARI EFFETTI DI CANCELLATURA ESPRESSIVA SU DISEGNI GIÀ ESEGUITI

Un altro tipo di gomma che si trova in commercio è la gomma matita. Questa ha la parvenza di una normale matita ma al posto della mina c’è una gomma.
La gomma matita è in genere utilizzata per fare correzioni di precisione, soprattutto nei disegni tecnici.

VA TENUTO PRESENTE CHE IL DISEGNATORE PROFESSIONISTA TENDE A ELIMINARE LA GOMMA DAL PROPRIO BAGAGLIO STRUMENTALE: EGLI INFATTI UTILIZZA ANCHE I SEGNI DI BASE E QUELLI IMPRECISI PER DARE MAGGIORE VIVACITÀ ED ESPRESSIVITÀ AL LAVORO FINITO

Puoi acquistare la gomma pane qui:


ESERCIZIO 1

OTTENERE 3 TONI

Ed eccoci al primo utilissimo esercizio di questo corso. Sappi che, indipendentemente dal tipo di disegni che vorrai fare in futuro, questo sarà la pietra miliare del tuo percorso.
Non solo non devi saltarlo, ma dovrai eseguirlo più e più volte. Ricordi i 15 minuti di tempo richiesti ogni giorno? Se li impiegherai in questo lavoro otterrai di certo enormi risultati.

Scopo: riuscire a controllare la matita e il proprio tratto.

Tempo: per completare l’esercizio in maniera corretta servono dalle 3 alle 8 ore.

Materiale occorrente:
– 1 foglio da disegno liscio e spesso (consigliabile la carta Fabriano 220 g – vedi Strumenti e supporti)
– 1 matita morbida a scelta tra la B e la 4B

Su un foglio da disegno disegna 3 quadrati di circa 15 cm di lato, uno sotto l’altro a distanza di 2 cm.
Il primo quadrato verrà riempito usando un tratto molto intenso e deciso, il terzo con un tratto molto lieve e il secondo con un tratto medio.
Attenzione: per tutti i quadrati si utilizzerà sempre la stessa matita che in base alla “mano” del disegnatore potrà essere scelta tra la B e la 4B. La gomma è vietata!

Grazie a questo esercizio (che deve essere ripetuto fino a ottenere un risultato perfetto) si acquisiranno molte capacità:

DALLA PERFETTA GESTIONE DEL CHIAROSCURO AL CONTROLLO DELLA MATITA E DI CONSEGUENZA DEL PROPRIO TRATTO

Qualche consiglio: in pratica si tratta di “colorare” i quadrati procedendo con righe orizzontali alte al massimo 2/3 mm. Il tratto presenta delle lievi fessure che gli conferiscono un aspetto complessivo uniforme. Le scorciatoie non servono: se pensi di fare le righe da 1 cm per finire prima, butterai tutto e ricomincerai da zero.

Trovi i fogli consigliati nell’esercizio qui:


ESERCIZIO 2

OTTENERE DELLE SFUMATURE

Scopo: riuscire a passare da un tono all’altro senza bruschi scatti.

Tempo: per completare l’esercizio in maniera corretta servono dalle 2 alle 8 ore.

Materiale occorrente:
– 1 foglio da disegno liscio e spesso (consigliabile la carta Fabriano 220 g – vedi Strumenti e supporti)
– 1 matita morbida a scelta tra la B e la 4B

Questo esercizio è l’evoluzione del primo: ora che sei in grado di calibrare la tua mano per ottenere diverse intensità di tratto, è arrivato il momento di creare sfumature. Perciò, se non hai completato con successo l’esercizio precedente, non avventurarti in questo.

Disegna come prima i 3 quadrati su un foglio da disegno liscio.
Nel primo dovrai effettuare una gradazione da scuro a chiaro, nel secondo da scuro a chiaro e da chiaro a scuro, nel terzo da chiaro a scuro e da scuro a chiaro.
La foto successiva ti farà capire meglio.

L’esercizio si può variare cambiando il verso delle sfumature (da destra a sinistra, dall’alto al basso). Ovviamente anche questo esercizio sarà eseguito con una sola matita e senza l’uso della gomma (se usata con parsimonia si può concedere la gomma pane).

Più le sfumature si complicano più il risultato è esteticamente bello, per cui perché non giocarci su? Crea la tua prima opera sfruttando questo esercizio.

Ecco alcune idee:


ESERCIZIO 3

COPIA DAL VERO

Sei stato paziente, hai lavorato per giorni e giorni su tono e tratto, ora sai finalmente padroneggiarli alla perfezione. Bravo! È arrivato il momento di passare a qualcosa di più complesso.

Scopo: riuscire a riprodurre su foglio un oggetto tridimensionale utilizzando effetti chiaroscurali.

Tempo: variabile, dipende dalla dimensione dell’oggetto e dalle capacità del disegnatore.

Materiale occorrente:
– 1 foglio da disegno liscio e spesso (consigliabile la carta Fabriano 220 g – vedi Strumenti e supporti)
– 1 matita morbida a scelta tra la B e la 4B

In questo esercizio cercheremo di riprodurre un oggetto fisico particolareggiato, come un rotolo di spago, una pigna o una spiga di grano. Perché? Semplice, più chiaroscuri ha il soggetto, più sarà facile metterlo nero su bianco. Un oggetto uniforme o con tanti toni simili, infatti, è molto più complicato da rendere.
Posiziona il tuo oggetto davanti a una fonte di luce diretta, da un lato a scelta. Ti consiglio di non usare la luce del sole bensì una lampada, poiché l’esercizio potrebbe durare anche delle ore e, ovviamente, il sole non resterà fermo per la gioia di noi artisti. Dopo un po’ di tempo le ombre non corrisponderanno più e a te non resterebbe che continuare il giorno successivo, sperando il tempo non cambi!

Sei pronto? Iniziamo!
Prendi sempre un foglio liscio come negli altri esercizi, un’unica matita e nessuna gomma (se usata con parsimonia, si può concedere la gomma pane).

1- Inizia disegnando a mano libera le linee principali del soggetto, con un tratto sottile e poco marcato. Se si tratta, ad esempio, di un rotolo di spago, non sarà difficile: basterà osservare bene il modo in cui si intreccia la corda.
2- Controlla bene luci e ombre, le parti in cui lo spago è illuminato e quelle in cui è completamente scuro. Definisci sullo schizzo cosa andrà di un tono e cosa dell’altro, similmente a quanto fatto prima negli esercizi bidimensionali.
3- Inizia a “colorarlo” utilizzando il chiaroscuro ormai familiare.

All’inizio non sarà semplicissimo, serviranno varie prove. Proprio per questo ti consiglio un oggetto piccolo, in modo che ogni prova non richieda tanto tempo. Ricordi? 15 minuti al giorno: se hai solo questi, puoi riuscire a fare mezzo rotolo di spago.
Un’ottima prima prova potrebbe essere questa:

Più curerai il tratto, più il risultato sarà verosimile.
Inoltre, tieni in considerazione che le zone di massima luce risulteranno bianche, e le zone di ombra risulteranno completamente nere.

Importante: come per gli altri esercizi oltre al divieto della gomma c’è anche il divieto assoluto delle dita! La sfumatura ottenuta con le dita non fa altro che rovinare e sporcare il tratto. Vediamo un esempio:

COSE DA NON FARE E DA FARE

La prima sensazione che si ha guardando questo disegno è che sia “sporco”. Se noti, in vari punti non è stato usato il tratto per definire bensì uno sfumino o, ancora peggio, il dito. Il dito, credimi, è il tuo peggior nemico nel disegno a matita, infatti crea questi aloni indistinti intaccando anche ciò che di buono aveva il lavoro.
Per seconda cosa noterai subito che non è stato usato in maniera soddisfacente il chiaro scuro. Ad esempio sui petali della rosa: più che un disegno finito sembra una bozza in fase iniziale.
Il terzo punto da osservare è il tratto che in alcune parti è fatto in un senso e in altre nell’opposto.
In realtà, il tratto inclinato in più versi non è affatto un errore, ma bisogna saperlo usare nel modo corretto.

A seguire ti voglio far vedere alcuni interessanti lavori in cui si gioca molto sul tratto.

Questa pigna è un lavoro simile a quello fatto con lo spago. Vedi come il tratto incrociato è riuscito a definire bene chiari e scuri? A prescindere dal colore della carta, puoi vedere ben definite le zone di luce e le zone di ombra.
Non ci sono aree “sporche”, è un lavoro pulito e chiaro.
Il tratto incrociato è molto utile anche per riprodurre la finitura di una superficie, ad esempio la pelle di queste scarpe: un lavoro egregio.

Osserva l’incredibile precisione e pulizia, perfino nell’ombra della scarpa.
Consiglio: quando ti troverai a realizzare soggetti voluminosi, tieni sempre un foglietto pulito tra il disegno e la tua mano, in modo da non sporcare indirettamente il lavoro.

Un altro esempio che ti voglio far vedere è quello di un animale. Nota come il tratto segue il verso del pelo. Anche in questo caso luci e ombre sono perfettamente definite (matita su carta avorio) e l’autore va a enfatizzare le diverse superfici usando di volta in volta un tratto diverso: nota come rende bene la rugosità della lingua incrociando il segno.

Più il soggetto è complesso, più avrai bisogno di un attento studio di luci e ombre.
Il cavallo nell’immagine successiva ti fa capire come preparare il bozzetto iniziale da andare di seguito a definire.
Disegnati i contorni principali, è stato usato un tratto direzionale per rendere i giochi di luci e ombre. A questo punto sarà sufficiente un lavoro di finitura per concludere al meglio il disegno, ma anche così è un ottimo lavoro.

All’inizio dell’esercizio di copia dal vero ti ho detto di scegliere soggetti con tanti dettagli poiché più le superfici sono lisce e uniformi, più è difficile renderle.
Nel disegno a seguire capirai cosa intendevo.

L’autore ha fatto un ottimo lavoro: nonostante non sia un disegno iperrealista, è eseguito molto bene. Vedi come il piattino, pur non avendo tanti giochi di luce, risulta pulito e ben definito?
Osserva anche lo sfondo, creato per far risaltare il vapore caldo: qui puoi notare un esempio perfetto di tratto finemente eseguito.

La copia dal vero non è semplice ma è una tappa obbligata in cui ogni artista deve cimentarsi per acquisire capacità di osservazione.
Ed è proprio attraverso l’osservazione e la copia che si impara maggiormente. Un corso didattico serve per dare gli spunti giusti, però è l’artista stesso, con la pratica quotidiana, il primo insegnante di se stesso.

 

COPIA CON RETICOLO

Non solo disegno dal vero. La possibilità intermedia, soprattutto se hai avuto difficoltà nel riprodurre la forma del tuo soggetto, è quella di usare una griglia al fine di facilitare questo passaggio.
In questo caso opterai per una foto in bianco e nero anziché un oggetto fisico.
Valgono le stesse regole: alto contrasto tra chiaro e scuro, alto numero di dettagli.
Puoi usare quelle immagini prese da qualche rivista, ad esempio delle pubblicità.
Traccia una griglia con righe e colonne da 5 mm su un foglio di acetato trasparente da applicare sopra. Poi, sul tuo foglio, traccia la stessa grigia con il tratto più leggero possibile, in modo che sia semplice andare a cancellarla dopo.
A questo punto potrai copiare il soggetto e i chiaroscuri un quadretto per volta, facilitando il lavoro. Attenzione però a dare sempre un occhio d’insieme.

A seguire un paio di esempi realizzati con reticolo.

Il reticolo ti permetterà di concentrarti maggiormente sui dettagli e, con tanta pazienza, riuscirai a ottenere effetti splendidi, come nel disegno qui sotto.

Iper realismo? Certo, è possibile. Guarda questo video che racconta un’incredibile opera di Emanuele Dascanio:

RACCOMANDAZIONI FINALI

È molto importante usare un tratto piccolo. Il tratto inoltre non deve essere “compatto”, lo si può far “respirare” lasciando qualche fessura, risulterà più leggero e piacevole.
All’inizio usa fogli lisci anziché ruvidi perché il foglio ruvido compromette il tratto.

ARMATI DI MOLTISSIMA PAZIENZA

Non sottovalutare i primi due esercizi: sono molto lunghi da eseguire e noiosi, possono sembrare una perdita di tempo, ma in realtà danno una solida base. E non solo per il disegno a matita, forniscono una base non indifferente che in seguito potrai applicare con l’utilizzo di altre tecniche pittoriche.
Nel disegno dal vero, all’inizio scegli come soggetti oggetti ricchi di particolari: sono più facili da disegnare e aiutano ad affinare l’osservazione. Più avanti, quando avrai una certa familiarità con la copia dal vero, potrai passare a oggetti composti da parti lisce, come la tazzina di caffè vista prima.
L’ultimo consiglio riguarda la finitura del disegno, soprattutto se è stato realizzato con matita molto morbida: passalo con il fissativo, altrimenti potrebbe rovinarsi a contatto con le mani o anche con un altro foglio.
Il fissativo si acquista in bombolette nei negozi di belle arti. Se non ne sei provvisto puoi usare anche una lacca per capelli priva di coloranti o sostanze particolari che potrebbero rovinare la carta.
Attento però, una volta spruzzato il fissativo (attenzione a seguire le indicazioni di distanza per non creare macchie) non potrai più cancellare, per cui assicurati che attorno al disegno non siano rimasti aloni, molto facili da crearsi quando si usano le matite morbide.

© 2018 Lorena Laurenti. All rights reserved. È possibile fare una citazione dell’articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all’indirizzo info@disegnamo.it

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