{"id":667,"date":"2018-11-27T16:17:11","date_gmt":"2018-11-27T16:17:11","guid":{"rendered":"http:\/\/www.disegnamo.com\/?p=667"},"modified":"2018-11-27T16:17:11","modified_gmt":"2018-11-27T16:17:11","slug":"alto-medioevo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.disegnamo.com\/alto-medioevo\/","title":{"rendered":"Alto Medioevo"},"content":{"rendered":"

Con il termine Alto medioevo si indica il periodo storico compreso fra il VII secolo e la met\u00e0 dell\u2019XI secolo d.C. Inizialmente il territorio dell\u2019Italia \u00e8 diviso tra Longobardi e Bizantini, in continua lotta fra loro. Con l\u2019intervento di Carlo, re dei Franchi, il dominio longobardo viene abbattuto. Egli riunisce sotto di s\u00e9 il territorio francese, l\u2019Italia settentrionale e parte dell\u2019Italia centrale. Roma e il territorio circostante sono possedimenti della Chiesa. Carlo di Francia viene incoronato imperatore dal Papa: d\u2019ora in poi, con il nome di Carlo Magno, egli governer\u00e0 riportando ordine e pace. La civilt\u00e0 romana del tardo impero diventa il modello da imitare: nell\u2019arte si recuperano le forme espressive del mondo classico e cristiano: questo periodo, infatti, viene comunemente definito \u00abrinascita carolingia\u00bb. Dopo la morte di Carlo (814 d.C.) l\u2019impero \u00e8 sconvolto da aspre guerre di successione e finisce per disgregarsi alla fine del IX secolo. In questo periodo gli Arabi conquistano la Sicilia, la Sardegna e la Corsica. All\u2019inizio del X secolo l\u2019imperatore tedesco Ottone I tenta di dare nuova vita all\u2019impero gi\u00e0 costituito da Carlo Magno. Nella prima met\u00e0 del secolo XI i Normanni penetrano in Sicilia e cacciano gli Arabi.<\/p>\n

Arte: conoscenza di base<\/strong><\/p>\n

\"\"In questa complessa realt\u00e0 l\u2019arte, ovviamente, non pu\u00f2 manifestare caratteri unitari. Pur nel generale disordine e nella profonda crisi economica, rimangono vive ed operanti le tradizioni artistiche locali, che vengono arricchite, soprattutto nell\u2019Italia del Nord, dagli influssi dell\u2019arte longobarda, carolingia ed ottoniana. La parola \u00abbarbaro\u00bb significa letteralmente \u00abstraniero\u00bb ma, per estensione, \u00e8 entrata nel linguaggio corrente come sinonimo di \u00abincolto, rozzo, ignorante, di civilt\u00e0 inferiore\u00bb. Certamente la cultura barbarica appare, rispetto a quella del tardo impero e bizantina, ancora a livello primitivo; tuttavia le opere d\u2019arte a noi pervenute, pur nella loro semplicit\u00e0 e ripetitivit\u00e0 di temi, sono certamente il risultato di un lavoro accurato, dovuto ad artigiani specializzati. La cultura barbarica \u00e8 una cultura rurale e per il barbaro l\u2019arte \u00e8 soprattutto decorazione ed ornamento; la potenza \u00e8 dimostrata attraverso l\u2019esibizione della ricchezza ed i manufatti giunti fino a noi, realizzati in metalli preziosi, hanno proprio lo scopo di sottolineare il potere dei conquistatori. Quando Carlo Magno diventa imperatore l\u2019arte, invece, rientra in un vero e proprio programma di rinnovamento culturale, che mira alla riscoperta del mondo classico. Gli artigiani delle corti realizzano codici miniati, oggetti intagliati nell\u2019avorio e lavorati in metalli preziosi, con lo scopo di recuperare e mantenere vive le testimonianze artistiche del tardo impero, filtrate attraverso l\u2019arte paleocristiana e bizantina. Contemporaneamente acquistano una notevole importanza i centri culturali religiosi. L\u2019artigianato, nel convento, \u00e8 regolato da norme e organizzato in fasi e tempi di lavoro: la vita operosa diviene un valore positivo ed una forma di preghiera. L\u2019arte non serve pi\u00f9 a produrre oggetti che, per quanto ricchi ed elaborati, sono rivolti essenzialmente alla vita quotidiana; essa \u00e8 finalizzata nuovamente alla costruzione di opere destinate alla collettivit\u00e0 e realizzate per la gloria di Dio. Molte di queste opere non recano la firma del loro autore e ci\u00f2 ha fatto ritenere che fossero il risultato di un\u2019attivit\u00e0 collettiva spontanea, non sottoposta alla guida di un \u00abdirettore dei lavori\u00bb. In realt\u00e0, per\u00f2, qualcuno che si curasse di suddividere i compiti dei singoli e controllasse l\u2019interno svolgimento del lavoro doveva necessariamente esistere. \u00c8 vero invece che, in questo periodo, \u00e8 considerato fondamentale svolgere bene un mestiere e non tanto esprimersi in modo personale. All\u2019artigiano si richiede soprattutto di dimostrare la sua abilit\u00e0 tecnica, mentre non si valuta importante la sua originalit\u00e0 espressiva: quindi firmare l\u2019opera non ha, per l\u2019autore, alcun significato.<\/p>\n

Architettura<\/strong><\/p>\n

\"\"Le testimonianze dell\u2019arte medioevale si riferiscono essenzialmente a costruzioni ed opere di carattere religioso. A Roma, ed in tutta l\u2019Italia Centrale, gli edifici della tarda romanit\u00e0 (templi, terme, basiliche) vengono consacrati al culto cristiano e vengono decorati in modo da assumere l\u2019aspetto di chiese vere e proprie; marmi romani (capitelli, architravi, fusti di colonne, ecc.) vengono largamente impiegati nelle chiese. Caratteristica dell\u2019architettura di questi secoli \u00e8, appunto, il reimpiego di elementi di spoglio dagli antichi edifici di epoca romana. Anche gli ordini monastici (soprattutto Benedettini) fondano, ampliano e restaurano opere di carattere religioso. Alcune di esse sono simili alle costruzioni ravennate; altre sono pi\u00f9 semplici, con pianta rettangolare. Hanno muri spessi e finestre molto strette; all\u2019interni, le colonne sono talvolta sostituite da pilastri.<\/p>\n

La tradizione artigiana della lavorazione di suppellettili e manufatti assimila nuovi modelli, tipici delle culture barbariche. I barbari prediligono le immagini puramente decorative, basate su motivi geometrici e nelle quali la rappresentazione della figura umana \u00e8 praticamente assente. I popoli di stirpe germanica che invadono l\u2019Occidente e, quindi anche i Longobardi, sono soprattutto contadini che trovano negli elementi della natura l\u2019ispirazione per la loro arte. Rami, foglie ed animali schematizzati, insieme ad intrecci lineari ispirati a fettucce, nastri e viticci, composti secondo ritmi precisi, caratterizzano le loro opere realizzate spesso in metallo prezioso.<\/p>\n

L\u2019oro, gli smalti, le pietre preziose e l\u2019avorio sono impiegati anche nei manufatti dell\u2019arte carolingia ed ottoniana. Come le opere del periodo longobardo, anche queste sono caratterizzate dal piccolo formato, reso necessario dalla precariet\u00e0 della vita e dai continui spostamenti delle residenze delle corti, in un territorio dove le citt\u00e0 si spopolano e divengono di scarsa importanza. Queste opere, che impreziosiscono le suppellettili e gli oggetti d\u2019uso delle corti, vengono successivamente imitate e rielaborate dagli artigiani locali, nella decorazione di altari, reliquiari, suppellettili sacre.<\/p>\n

\"\"Nel territorio sorgono insediamenti isolati, di suo sia civile (rocche, castelli) sia religioso (abbazie). Essi sorgono in posizione strategica, tale da garantire il controllo a vista del territorio circostante. Con il passare del tempo, attorno a questi insediamenti si sviluppa un borgo, realizzato dapprima con costruzioni in legno, che diviene successivamente un agglomerato di case in pietra e mattoni. Nelle abbazie, i monaci svolgono un\u2019intensa attivit\u00e0 culturale. Fra le varie mansioni di cui si occupano essi hanno il compito di riprodurre, in pi\u00f9 copie, i testi antichi che andranno ad arricchire le biblioteche. I volumi, realizzati con fogli di pergamena (pelle di ovino o bovino tirata ed opportunamente preparata) vengono riccamente ornati con miniature. I testi sono essenzialmente di autori greci e latini e riguardano temi di carattere letterario, religioso, filosofico e scientifico. In questo modo sono giunte fino a noi preziosissime testimonianze della cultura del mondo classico. Il castello ha una funzione essenzialmente difensiva: vi risiede un feudatario, che rappresenta l\u2019unica effettiva autorit\u00e0 pubblica sul territorio. Egli \u00e8 un proprietario terriero e difende i suoi possedimenti, ma \u00e8 anche un esattore ed un tutore dell\u2019ordine, che riscuote le imposte ed addestra le truppe dell\u2019esercito. I primi castelli non sono altro che semplici fortificazioni in legno, poi in muratura. Nel castello in pietra, attorno all\u2019abitazione fortificata del signore, piuttosto austera e spoglia, arredata con pochi e semplici mobili, si organizzano le abitazioni dei soldati con relativi servizi. Un possente muro di cinta, con torri di avvistamento e camminamenti per le sentinelle, circonda e protegge il castello.<\/p>\n

\u00a9 2018 Lorena Laurenti. All rights reserved.\u00a0\u00c8 possibile fare una citazione dell\u2019articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all\u2019indirizzo\u00a0info@disegnamo.it<\/a><\/em><\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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