La cultura veneta nel Cinquecento<\/strong><\/p>\n Oltre che in pittura, anche in architettura sono attive nel Veneto grandissime personalit\u00e0, tra cui Andrea Palladio, che nelle sue opere e nei suoi trattati evidenzia un vivo interesse per l\u2019architettura classica. Le sue ville, le chiese, i palazzi sono sempre progettati in funzione dell\u2019ambiente: appare importane non solo progettare un edificio, ma anche studiare il modo in cui esso si inserisce in una piazza preesistente, in una strada, in un giardino. A volte, quando l\u2019ambiente \u00e8 naturale, si interviene modificandolo (introducendo, alberi, siepi, definendo nuovi percorsi), perch\u00e9 sia pi\u00f9 armonizzato all\u2019architettura, creando un effetto d\u2019insieme. L\u2019ambiente \u00e8 trattato come una scenografia, anticipando una ricerca che caratterizzer\u00e0 poi l\u2019architettura del Seicento.<\/p>\n![\"\"](\"http:\/\/www.disegnamo.com\/wp-content\/uploads\/2018\/11\/500-Tintoretto-nozze-di-cana-400x282.jpg\")
Nell\u2019arte del Cinquecento si evidenziano due tendenze fondamentali: quella che vede il prevalere del disegno, alla cui perfezione mirano soprattutto gli artisti dell\u2019area toscana e romana, e quella basata sul colore tonale, che raggiunge livelli espressivi eccezionali nell\u2019area veneta. Il disegno viene considerato la manifestazione creativa per eccellenza, la fase del lavoro in cui maggiormente si rivela il formarsi dell\u2019idea, del progetto, nella mente dell\u2019artista. Grande importanza viene data ad esso nelle Accademie, dove si studiano anche su trattati le teorie e le tecniche dell\u2019arte. Fautrice delle Accademie \u00e8 la Chiesa, che, con la Controriforma, vuole abolire ogni personale interpretazione dei testi sacri e vede nella formazione di scuole, sulla cui attivit\u00e0 di insegnamento esercita un severo controllo, la garanzia del rispetto della propria autorit\u00e0. cos\u00ec, invece di ispirarsi direttamente alla natura od alle opere del mondo antico, gli artisti studiano come modelli le opere dei tre grandi interpreti del Rinascimento: Leonardo, Michelangelo e Raffaello. Per l\u2019esigenza di distaccarsi comunque da queste tre grandi personalit\u00e0, reinterpretandone il linguaggio espressivo per cercare una propria originalit\u00e0, si accentua il virtuosismo tecnico e si determina l\u2019effetto drammatico attraverso i gesti esasperati, fino alla deformazione della figura e dell\u2019espressione dei volti. Questa tendenza viene detta Manierismo proprio perch\u00e9 rielabora la maniera di dipingere, ritenuta perfetta, dei grandi maestri. Importanti esponenti del Manierismo<\/strong> sono Pontormo, Rosso Fiorentino, Parmigianino.<\/strong><\/p>\n![\"\"](\"http:\/\/www.disegnamo.com\/wp-content\/uploads\/2018\/11\/500-Tiziano-Vecellio-400x483.jpg\")
Il Cinquecento si definisce con caratteri precisi soprattutto nel centro e nel nord dell\u2019Italia; il recupero del mondo classico, avviato nel secolo precedente, viene filtrato attraverso le rielaborazioni personali dei grandi artisti, che influenzeranno folte schiere di seguaci. In architettura l\u2019impianto delle chiese \u00e8 prevalentemente a croce greca, con bracci coperti a botte e cupola decorata con affreschi. La pianta centrale \u00e8 ritenuta una forma perfetta, che pone in rapporto di assoluta armonia tutte le parti dell\u2019edificio. I palazzi divengono ancora pi\u00f9 imponenti: sul grande portale si apre un\u2019ampia finestra con balconata e pi\u00f9 ordini sovrapposti caratterizzano la facciata e le logge del vasto cortile interno, spesso abbellito sul fondo da grotte e fontane. Attorno alle citt\u00e0 si creano poderose mura con bastioni e torrioni; nasce una vera e propria architettura militare, che protegge le citt\u00e0 dalle nuove armi da fuoco. In scultura i bassorilievi divengono monumentali e le statue a tuttotondo rappresentano spesso gruppi, assai articolati e complessi. Le figure, in relazione alla vastit\u00e0 degli ambienti, vengono ingigantite e lo studio dell\u2019anatomia porta ad una accentuazione della muscolatura e del movimento. In pittura si afferma su tutte la tecnica della pittura ad olio su tela<\/strong>: i colori e le luci diventano gli elementi predominanti nell\u2019immagine. I volumi vengono definiti da chiaroscuri ricchi di sfumature e le figure sono composte secondo uno schema piramidale; si sposta verso il basso il punto di vista prospettico. I soggetti sacri vengono interpretati come scene di vita quotidiana: la Vergine, il Bambino, i Santi, sono spesso abbigliati con costumi dell\u2019epoca, e le loro figure sono inserite in architetture del tempo o scenari naturali.<\/p>\n![\"\"](\"http:\/\/www.disegnamo.com\/wp-content\/uploads\/2018\/11\/500-Giorgione_La_tempesta-400x451.jpg\")
Nel Veneto si forma una cerchia di artisti che basano la loro ricerca essenzialmente sul colore, reso in tutte le sue variazioni di intensit\u00e0 e privo di contrasti. La prospettiva \u00e8 aerea ed appare vivo l\u2019interesse per il paesaggio: \u00e8 nel Veneto che si sviluppa quella che viene definita pittura tonale, in cui il colore e la luce, pi\u00f9 che il disegno, sono gli elementi fondamentali della composizione. Uno dei maggiori esponenti di questa pittura \u00e8 Giorgione<\/strong>. In uno dei suoi dipinti pi\u00f9 famosi, La tempesta (1505 ca.), il paesaggio, ricco di zone d\u2019ombra e luce colorata, diviene il vero protagonista; nelle sue opere i toni freddi degli alberi e dell\u2019erba si mescolano agli altri colori del dipinto, in cui anche le figure e le case sembrano fondersi con gli elementi della natura. Altro grandissimo esponente della cultura veneta \u00e8 Tiziano Vecellio<\/strong> che inizialmente risente di Giorgione ma ben presto definisce i caratteri autonomi della sua pittura, basata su una maggiore dinamicit\u00e0 delle figure e grandiosit\u00e0 compositiva. Celebre ritrattista, Tiziano raggiunse grandissima fama, cos\u00ec come Paolo Veronese, che dipinge ad affresco le pareti delle ville nobiliari venete. Fra gli esponenti della pittura veneta, solo Tintoretto si differenzia nettamente dai suoi contemporanei, esprimendosi con violenti contrasti di luce e ombra che conferiscono particolare drammaticit\u00e0 alle sue opere, di soggetto prevalentemente religioso.<\/p>\n