Le tempere

Le tempere

La tempera è stata fino al XV secolo l’unica forma di pittura esistente. In seguito venne sostituita gradualmente dalla pittura a olio. Ma fino a non più di cinquant’anni fa non esisteva pittore che non adoperasse anche la tempera. Oggi è stata quasi totalmente soppiantata da altri materiali.
I colori a tempera sono particolarmente apprezzati da disegnatori e illustratori perché offrono superfici ricoperte in modo uniforme e coprente.
Formati da pigmenti mescolati con agglutinanti diversi, come la chiara d’uovo, il latte, la caseina, la colla animale o gomme vegetali, che li rendono stemperabili in acqua e quindi di uso molto facile, sono sempre diluibili.
Sono disponibili in tubetti di varie dimensioni e, dato che sono facilmente amalgamabili, si può comodamente lavorare con i colori primari più nero e bianco, che servirà non soltanto per schiarire, ma anche per ammorbidire i toni.
In commercio si trovano colori a tempera agglutinati con colle varie, chiamati anche gouache, usati per rendere in modo uniforme ampie campiture cromatiche.
Caratteristica di questo materiale è la sua opacità, che però permette di sovrapporre pennellate di colore dalle tonalità diverse, senza perdere l’effetto delle sfumature.

COSA SERVE PER INIZIARE

Se sei inesperto e ti avvicini per la prima volta alla pittura, incominciare con la tempera è sicuramente un’ottima idea, infatti è molto semplice da usare ed è anche abbastanza economica. Come detto prima, la tempera è una pittura a base d’acqua, quindi facilmente diluibile, però, a differenza dell’acquerello, i suoi colori sono coprenti.
In commercio il formato più utilizzato per confezionare questi colori è il tubetto, tuttavia si possono trovare anche i vasetti. I tubetti solitamente sono disponibili in due formati: da 60 ml e da 20 ml.
Il formato più grande è consigliabile per i colori che si consumano con più frequenza, come il bianco.
Per iniziare a dipingere puoi acquistare i colori primari più bianco e nero (leggi la sezione Teoria del colore per saperne di più), con questi potrai ottenere tutte le altre tinte. All’inizio ottenere la giusta tonalità di colore risulterà particolarmente difficile e per ottenere la tinta desiderata sprecherai un sacco di colore, per questo ti consiglio di iniziare con materiali economici, finché non avrai più dimestichezza. Se vuoi prendere la strada più breve, puoi acquistare oltre ai colori primari anche altre tinte abbastanza difficili da ottenere per mescolanza, ad esempio terra di siena bruciata, blu oltremare, giallo ocra e rosso carminio.
In commercio esistono delle scatole già pronte con i colori più usati, la Maimeri, ad esempio, parte dal “primary set” con i colori primari più bianco e nero, per passare a scatole da 10 e da 12 tonalità, a salire. Si parte da circa 10/12€, un prezzo decisamente accessibile. In alternativa si può scegliere tra i 54 colori sfusi di gouache o i 27 di tempera fine.

Ecco il “primary set”:

Fila Giotto offre colori molto economici senza grandi qualità tecniche, in quanto pensati per i bambini, ma adatti per le prime prove.
Un’altra marca conosciuta e di ottima qualità è Talens, che offre set pronti di gouache oppure una scelta di circa 60 tonalità sfuse.La qualità del colore solitamente si distingue anche dal prezzo, che nelle belle arti è molto variabile, di norma più alto è, migliore è la resa che si avrà.
Con le tempere si può usare qualunque pennello, sia quelli morbidi sia quelli formati da setole, la scelta dipende soltanto dal tipo di soggetto da dipingere.
Le superfici su cui si può dipingere sono molto varie: quasi tutti i tipi di carta e cartoncino vanno bene, basta solo che il foglio non sia troppo leggero per evitare brutte increspature. Si può stendere la carta anche su un telaio come spiegato nella sezione dedicata agli acquerelli.
Gli altri strumenti di cui si ha bisogno per iniziare sono uno straccio, due vasi per l’acqua, che deve rimanere sempre pulita, e una tavolozza o, preferibilmente, degli scodellini (vedi la sezione Strumenti e supporti).

Potresti optare per il set da 10 colori di Maimeri:

COME DIPINGERE

La tempera ha la caratteristica di schiarire un po’ una volta asciutta per cui, se non conosci bene gli effetti dati dai tuoi colori, ti conviene fare delle prove su ritagli di carta.
Questa pittura prima di essere stesa deve essere diluita con l’acqua, non dovrebbe risultare né troppo liquida né troppo densa. Se aggiungi troppa acqua otterrai un effetto simile all’acquerello, però con velature più opache e spente, se invece ne aggiungi troppo poca il colore sarà molto difficile da stendere, e molto probabilmente seccando si screpolerà (soprattutto se darai più mani di colore).
Con il tempo e la pratica riuscirai a usare la giusta quantità di acqua.
Per affrettare la fase di asciugatura non usare il phon (che invece si può usare con altre tecniche come l’acrilico) perché il colore potrebbe screpolare e scrostarsi dal foglio.
Con i colori a tempera è particolarmente difficile ottenere sfumature, difatti l’unica maniera per ottenerle è lavorare con il colore ancora fresco, cosa non semplice visto che asciuga molto rapidamente.

Puoi provare ad ottenere sfumature usando due colori: stendi il colore 1 a sinistra e il colore 2 a destra molto rapidamente, al centro, dove i due colori si congiungono, dai delle rapide pennellate in modo da sfumarli.

Invece di ottenere sfumature in questo modo puoi anche creare delle fasce di colore di varie gradazione come in questo esempio:

La tempera, invece, si presta molto bene per grandi superfici di colore piatto.


ESERCIZIO 1

STESURA E CONTORNI

Scopo: riuscire a stendere uniformemente la tempera mantenendo i contorni diritti.

Tempo: variabile in base alla persona (da 1 a 3 ore).

Materiale occorrente:
– 3 tubetti di tempera: i colori primari (magenta, giallo, blu)
– 1 pennello piatto di medie dimensioni (n° 8-10)
– 1 ciotola per l’acqua
– 1 tavolozza
– 1 foglio da disegno 50×70 cm spesso e ruvido
– matita, gomma e un righello o delle squadrette

Disegna sul foglio 3 quadrati da 20 cm per lato uno sotto l’altro a distanza di 2,5 cm. Dipingi il primo di giallo primario, il secondo di rosso magenta e l’ultimo di blu cyan.
L’esercizio potrà considerarsi riuscito quanto i lati risulteranno perfettamente dritti (senza l’aiuto di nastro adesivo o tiralinee) e la stesura sarà uniforme e completamente coprente.


ESERCIZIO 2

STESURA E CONTORNI

Scopo: riuscire ad affiancare più colori mantenendo i lati dritti e la stesura uniforme.

Tempo: variabile in base alla persona (da 1 a 3 ore).

Materiale occorrente:
– 3 tubetti di tempera: i colori primari (magenta, giallo, blu)
– 1 pennello piatto di medie dimensioni (n° 8-10)
– 1 ciotola per l’acqua
– 1 tavolozza
– 1 foglio da disegno 50×70 cm spesso e ruvido
– matita, gomma e un righello o delle squadrette

Prova questi fogli ruvidi di Fabriano in pacco da 20 pezzi a un prezzo molto economico:

Disegna sul foglio, centrandolo, un quadrato di 40 cm di lato. Suddividilo in 3 colonne e dipingete la prima di blu cyan, la seconda di rosso magenta e la terza di giallo primario.
L’esercizio si potrà considerare riuscito quanto i lati risulteranno perfettamente diritti (senza l’aiuto di nastro adesivo o tiralinee) e la stesura sarà uniforme e completamente coprente, inoltre non dovrà esserci la presenza di grumi tra una colonna di colore a l’altra.

Una volta eseguiti correttamente questi due esercizi sarai pronto per creare delle composizioni di colore. Prendi spunto dalla figura seguente ed esercitati a mescolare colori primari e secondari come appreso nella teoria del colore.

CONSIGLI

Non avere fretta di finire gli esercizi, è molto facile sbavare i contorni. Traccia prima il perimetro con un pennello piccolo, poi riempi con un pennello più grosso (possibilmente usando pennelli piatti) e ricorda sempre di iniziare a dipingere dai colori più chiari che sono più facili da correggere.

Ecco qualche opera famosa realizzata a tempera:
[Botticelli – Nascita di Venere (1482-1485); tempera su tela]

[Botticelli – Fortezza (1470); tempera su tavola]

[Giotto – Madonna col Bambino (1325-1330); tempera e oro su tavola]

PULIRE E CONSERVARE

Una volta finito di dipingere bisogna lavare con acqua tutto molto bene, difatti, se rimangono tracce di colore sulla tavolozza, la prossima volta che si mescoleranno sopra i colori si amalgameranno alle nuove.
Devi sempre accertarti che i tubetti siano ben tappati, altrimenti rischi di trovarvi con i colori secchi nel giro di pochissimo tempo. Conserva i colori in posti freschi e asciutti.
Anche i dipinti vanno conservati lontano da fonti di calore perché potrebbero screpolarsi. Se vuoi essere sicuro che questo non succeda, dai una spruzzata al dipinto con del fissativo: è uno spray speciale che crea uno strato protettivo sopra al lavoro, particolarmente indicato per lavori a matita, gessi o qualunque altra tecnica che potrebbe rovinarsi toccandola. Leggi le istruzioni della bomboletta e mantieni la giusta distanza poiché se spruzzi troppo vicino potresti creare delle macchie.

© 2018 Lorena Laurenti. All rights reserved. È possibile fare una citazione dell’articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all’indirizzo info@disegnamo.it

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