Lo storyboard

Lo storyboard

Finalmente sei pronto per iniziare il tuo fumetto. Per non rischiare di disegnare vignette inutili o scene incomprensibili, prima di partire con le tavole vere e proprie dovrai buttare giù uno storyboard, ovvero degli schizzi sull’impostazione delle tavole.
A questi schizzi puoi unire anche le conversazioni dei personaggi.
Lo storyboard non deve essere disegnato bene, sono sufficienti degli schizzi per capire le impostazioni delle varie scene.
Vediamo nel dettaglio la reale utilità dello storyboard.
Per prima cosa questo lavoro serve a fissare un ordine temporale: cosa accade prima e cosa dopo, in che ordine di susseguono le scene. Rileggendolo saprai se la storia “funziona” o meno, inoltre ti aiuterà in caso di flashback, cambi di narrazione del personaggio o più storie che si muovono in modo parallelo.
Serve a fissare le scene chiave rispetto alle secondarie, ti aiuta a capire quale vignetta è meglio valorizzare e dove portare l’attenzione del pubblico.
Ti aiuta a definire le conversazioni e i dettagli: dov’è il personaggio? Cosa accade intorno a lui? Chi c’è con lui? Cosa si dicono? Quanto dura la conversazione? Quel testo entrerà nella vignetta o dovrai farne più di una?
Ti dà una mano per scegliere le impostazioni: com’è tagliata la vignetta? Che prospettiva c’è? C’è lo sfondo o no? Com’è la luce? La tavola nell’insieme risulta armoniosa?


Potrebbe capitare che il fumetto finito abbia qualche cambio di impostazione rispetto all’idea iniziale, questo succede nei casi in cui autore e disegnatore sono due persone differenti o semplicemente perché a tavola fatta potresti ritenere migliore una soluzione rispetto un’altra. In ogni caso, lo storyboard resta uno strumento validissimo da usare prima di iniziare qualunque lavoro.

© 2018 Lorena Laurenti. All rights reserved. È possibile fare una citazione dell’articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all’indirizzo info@disegnamo.it

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