Cerchio di Giotto – DisegnAMO https://www.disegnamo.com Il primo sito che ti insegna a disegnare... gratis! Wed, 28 Nov 2018 17:19:55 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Ritratto dal vivo https://www.disegnamo.com/ritratto-dal-vivo/ Wed, 28 Nov 2018 17:19:55 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=825 A cura di Chiara Silva

INTRODUZIONE DELLA RUBRICA

Dopo il successo delle 2 video rubriche dedicate al mondo del disegno, in tanti mi avete chiesto di affrontare il tema del ritratto del volto umano.
Ebbene, ho deciso di assecondare le vostre richieste e ho creato una nuova rubrica che tratta nello specifico come imparare a realizzare un ritratto realistico a matita.
Il volto umano è tra i soggetti che, chi ama il disegno, maggiormente desidera padroneggiare Vedere emergere da un foglio bianco i lineamenti realistici di qualcuno, soprattutto di qualcuno che conosciamo e amiamo, nonostante l’era del digitale e dei selfie, conserva il suo fascino magico e inimitabile.
Nessuna tecnologia sarà mai in grado di annientare lo stupore davanti alla capacità della nostra mano di rappresentare la somiglianza e il realismo. Certo questa non è la principale funzione che l’arte riveste oggi ma, esistono ancora le scuole d’arte che lo insegnano e ancora a molti interessa acquisire le competenze per disegnare ritratti efficaci.
Lo si può fare anche solo per diletto, senza ambire a farne una professione; di sicuro la pratica del disegno resta una delle attività che portano maggiori benefici ai nostri sensi. Questo a patto che il risultato del nostro disegno ci convinca e sia efficace. Che sia realistico o espressivo non importa, non esistono a parere mio gerarchie su quale tipo di disegno sia da definirsi superiore. L’importante è che il risultato sia coerente con il progetto che sia in mente e che l’ha concepito. Se voglio eseguire un ritratto del volto umano realistico da regalare al mio amato, questo non potrà essere un Picasso del periodo cubista. Senza nulla togliere a Picasso, questo non era il mio obiettivo. Dovrò quindi conoscere le tecniche e le strade per padroneggiare l’abc del ritratto per poi lasciare largo spazio all’esercitazione, indispensabile prassi per migliorare la qualità del mio segno grafico e la capacità di leggere e rappresentare luci e ombre.

Per chi vuole avvicinarsi a questa pratica e compiere i primi passi verso il ritratto realistico a matita, ho pensato ad una serie di video tutorial che possano guidarvi a raggiungere un risultato efficace.
Ho studiato un metodo semplice, davvero accessibile a tutti; che in soli 3 passi può portarvi a comprendere gli aspetti essenziali del ritratto, senza perdervi in complicate faccende tecniche. Non che queste non servano, anzi, ci sarebbe da dire molto ma molto di più di queste tre semplici regole, ma come in tutte le cose, bisogna partire gettando le basi. Non è per nulla un concetto scontato. Quanti studenti ho visto demotivati da risultati terribili! La maggior parte di loro, sapeva disegnare benissimo un occhio, un naso, una bocca… poi però alla “ricostruzione” dell’intero volto, cadevano nell’incapacità di legare tutti questi particolari alla struttura della testa e i risultati apparivano disturbanti e pieni di errori.

VIDEO N°1 – COME DISEGNARE UN VOLTO

Ecco che, a partire da questo primo video, come disegnare un volto, voglio dimostrarvi come, dapprima, è necessario dedicarsi alla visione d’insieme della testa, individuando in essa, volume, proporzione, forma, per preparare il terreno a quelle meraviglie che sono i dettagli. Senza aver appreso questo, il ritratto “cade”, come un castello di carte.

Se questo video ti è piaciuto approfitta adesso della possibilità di scaricare una lezione gratuita estrapolata dal mio corso NATI PER IL RITRATTO.

]]> Il chiaroscuro https://www.disegnamo.com/il-chiaroscuro/ https://www.disegnamo.com/il-chiaroscuro/#comments Wed, 28 Nov 2018 17:05:34 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=783 A cura di Chiara Silva

Per la rubrica “DOVE HO SBAGLIATO?” oggi affronteremo un altro tema molto importante:

Perché non mi riesce un chiaroscuro omogeneo e sfumato?

Siamo adesso alle prese con una delle problematiche più comuni per chi si avvicina al mondo del disegno a mano libera.
Superato lo scoglio del disegnare le forme così come realmente si vedono, ecco presentarsi un’altra difficoltà: il chiaroscuro.
Riuscire a eseguire un buon chiaroscuro significa saper regalare al nostro disegno l’illusione della tridimensionalità della forma, viceversa, un cattivo o poco efficace chiaroscuro renderà il nostro disegno sempre piatto e poco realistico.
L’argomento è ampio e complesso, ma noi oggi prenderemo in considerazione una piccola, anche se importante parte del problema: come rendere il chiaroscuro omogeneo e ben sfumato su una superficie cilindrica con due semplici strumenti, ovvero una matita morbida 6B e una gomma pane.

Lo faremo, come di consueto, analizzando disegni dal chiaroscuro mal riuscito per diverse motivazioni, e proveremo a correggere questi errori adottando le tecniche e i suggerimenti giusti per migliorare rapidamente con soli cinque semplici passi.
Come per il disegno, bisogna sempre tenere presente che è l’esercizio la condizione essenziale per notare reali miglioramenti. Mettere in pratica le correzioni ed esercitarsi a ritmo costante (come per lo sport!) è indispensabile per vedere risultati positivi. Chi tenta un paio di volte, per cinque minuti ciascuna e poi sostiene di essere negato, non fa testo. Così come non fa testo chi viene corretto e prosegue con i propri metodi finendo per sostenere di essere negato.

La mano che disegna va educata ed esercitata a compiere movimenti che nella vita di tutti i giorni non sono comuni, perciò un po’ di pazienza è d’obbligo.
Il chiaroscuro inoltre, un po’ come la linea può essere eseguito in moltissimi modi e con moltissime tecniche. Ogni mano ha le proprie caratteristiche, sarà a suo agio con alcune e non con altre, e produrrà un chiaroscuro e una linea con caratteristiche diverse e individuali, difficilmente imitabili, perciò il lavoro da fare all’inizio è solo propedeutico alla comprensione delle tecniche per imparare a sfumare e dare il senso del volume agli oggetti, in seguito lo si potrà applicare alle tecniche più disparate… (matite colorate, sanguigna, carboncino, ecc…)
Buon Chiaroscuro!

Adesso non ti resta che guardare il video e capire quanto semplice sia riuscire a ottenere un chiaro scuro con tecnica a matita…

Leggi l’articolo precedente: COME CORREGGERE UN ERRORE DI PROSPETTIVA E DARE IL SENSO CORRETTO DELLA PROFONDITÀ E DELLA SPAZIALITÀ?

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Val al blog “Cerchio di Giotto”

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La prospettiva https://www.disegnamo.com/la-prospettiva/ https://www.disegnamo.com/la-prospettiva/#comments Wed, 28 Nov 2018 17:00:55 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=780 A cura di Chiara Silva

La rubrica “DOVE HO SBAGLIATO?”, dopo aver raccolto grande successo con i primi due numeri, prosegue con una terza uscita dedicata a una tematica che mette in crisi molti aspiranti disegnatori.

Se il tuo disegno sembra simile a una natura morta cubista, ma non era esattamente ciò che volevi, è ovvio che hai avuto difficoltà con la realizzazione corretta e coerente della spazialità e del senso di profondità. Imparare la prospettiva è quello che ti serve.

Questo numero della rubrica risponde proprio a questa domanda:

Perché non riesco a dare il senso corretto della profondità e della spazialità nel mio disegno?
I piani e le forme sembrano essere disposti male nello spazio e gli oggetti sembrano scivolare sul piano di appoggio anziché esservi solidamente appoggiati.

La risposta è una soltanto: non hai applicato correttamente le regole della prospettiva.

In questo breve video ti spiegherò quattro semplici principi per migliorare i tuoi disegni e correggere questo errore, imparando a usare la prospettiva.

Quando disegni dal vero, tieni presente che dovrai sempre confrontarti con la spazialità, perché gli oggetti o le figure non sono mai “volanti” ma, al contrario, inserite in un luogo reale nel quale è necessario disegnare le coordinate (anche semplicemente un piano di appoggio, una sedia o un divano su cui siede un modello, etc.).

I quattro semplici principi che ti spiegherò e che ti permetteranno di imparare a rappresentare correttamente la prospettiva sono questi:

• CONVERGENZA verso un “fuoco” prospettico o punto di fuga
• CENTRALITÀ O ACCIDENTALITÀ dell’osservatore rispetto al soggetto osservato
• ALTEZZA DELLA LINEA DI ORIZZONTE
• RIMPICCIOLIMENTO

Anche questa volta sarà semplicissimo ottenere immediati risultati dalla visione di questa lezione perché partiremo esaminando alcuni disegni “sbagliati”, cercando di capire come si possono correggere.

I concetti base della prospettiva non sono complessi come spesso si pensa, sono anzi estremamente intuitivi perché si basano sul nostro sistema visivo.

Noi vediamo così ma, quando disegniamo, anziché osservare ciò che realmente “vediamo”, ci affidiamo agli aspetti razionali della nostra “conoscenza”.

Se non avete mai fatto questa esperienza di “annullamento” della parte logica nella visione, la lezione sarà particolarmente utile e illuminante. (Vedi anche “Imparare a disegnare”.)

Prendi carta e matita e iniziamo!

Vorresti avere un video gratuito che ti spiega in modo dettagliato e professionale quali sono gli strumenti indispensabili per disegnare, come usarli correttamente per ottenere i risultati migliori e quali esercitazioni eseguire per fare subito pratica divertendoti, qui trovi il video.

Leggi l’articolo precedente: COME CAPIRE SE LE PROPORZIONI DI UNA FORMA DISEGNATA SONO CORRETTE RISPETTO A QUELLE DEL SOGGETTO RITRATTO?

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Proporzioni corrette https://www.disegnamo.com/proporzioni-corrette/ https://www.disegnamo.com/proporzioni-corrette/#comments Wed, 28 Nov 2018 16:53:40 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=777 A cura di Chiara Silva

Il secondo numero della rubrica “DOVE HO SBAGLIATO?” è dedicata a una tematica chiave; risponde alla domanda: perché il mio disegno risulta sproporzionato?

Come capire se le proporzioni di una forma disegnata sono corrette rispetto a quelle del soggetto ritratto?

Quando si copia un soggetto figurativo, uno dei problemi più comuni è la restituzione corretta delle proporzioni; se queste sono sbagliate, la rappresentazione del soggetto sembrerà sempre “deformata” e poco somigliante al modello ritratto, sia esso una figura o un ritratto, oppure un semplice oggetto.

La chiave per risolvere questa problematica è riuscire a riportare nel disegno le proporzioni, le simmetrie, i rapporti corretti tra le parti compiendo un’osservazione e un’analisi profonda del soggetto attraverso la visione.

Per prendere le proporzioni corrette non è necessario essere virtuosi della matematica. C’è un sistema semplicissimo per riuscirci e l’unica capacità da sviluppare è quella visiva: imparare a osservare con pazienza, con attenzione e curiosità.

Attraverso un esempio semplice andremo a scoprire come è facile riuscirci!

Leggi l’articolo precedente: COME TRACCIARE UNA LINEA DRITTA E MIGLIORARE IL SEGNO

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Tracciare una linea https://www.disegnamo.com/tracciare-una-linea/ https://www.disegnamo.com/tracciare-una-linea/#comments Wed, 28 Nov 2018 16:38:03 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=768 A cura di Chiara Silva

COME TRACCIARE UNA LINEA DRITTA E MIGLIORARE IL SEGNO

Come mai non riesco a tracciare una linea dritta e pulita?
Il mio disegno sembra sempre sporco e incerto perché per tracciare una linea buona cancello 10 volte…

Bene, è arrivato il momento di capire dove sbagli e imparare a correggerti!

In questo video ti spiego come correggere un disegno dal segno incerto, sporco e impreciso, raggiungendo l’obiettivo di imparare a tracciare finalmente linee sicure e pulite senza più la tentazione di ricorrere al righello!

Imparare a disegnare forme rette, così come imparare a disegnare lunghe linee su fogli grandi, sarà semplicissimo seguendo queste indicazioni.

Visita questo sito, guarda il video di presentazione e, lasciandoci la tua email nel box laterale, riceverai il video gratuito “Gli Indispensabili del Disegno” che spiega in modo dettagliato quali sono gli strumenti indispensabili per iniziare a disegnare, come usarli correttamente per ottenere i risultati migliori e quali esercitazioni eseguire per fare subito pratica divertendoti.

Quindi clicca su questo link, lascia il tuo indirizzo nel box laterale e guarda il video gratuito… poi comincia a disegnare.

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Dove ho sbagliato? https://www.disegnamo.com/dove-ho-sbagliato/ https://www.disegnamo.com/dove-ho-sbagliato/#comments Wed, 28 Nov 2018 16:32:43 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=759 A cura di Chiara Silva

Lezioni sugli errori più comuni nel disegno…

Chi desidera imparare a disegnare e muove i primi passi in questo mondo, con gli insegnamenti di un corso, un tutorial o da autodidatta, si scontra molto presto con un problema importante:

“Ho terminato il mio disegno ma più lo guardo e più mi sembra ci sia qualcosa che non vada… non so bene che cosa, mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse quali errori ho commesso e come posso migliorare”.

Questo è l’intento della serie di lezioni che ho creato: aiutare chi desidera imparare a disegnare in modo corretto ed espressivo e liberarsi degli errori più comuni che facilmente si commettono.

Mi chiamo Chiara Silva, sono un’artista e un’insegnante di Discipline Pittoriche in un liceo Artistico di Milano, ho un laboratorio dove tengo insieme a molti collaboratori attività nell’ambito delle arti visive, come corsi e workshop. In ultimo ho creato un nuovo progetto che ha preso il nome di Cerchio di Giotto, nel quale confluiscono tutte le esperienze nell’insegnamento delle arti visive e il mondo del web. Cerchio di Giotto propone finalmente il primo video corso on line di disegno dal vero, strutturato come un corso di lezioni in laboratorio, ma fruibile da tutti, a casa propria o da qualsiasi dispositivo portatile.

Il ciclo di lezioni “DOVE HO SBAGLIATO?” che qui ti propongo, sono una serie di video che trattano gli errori più comuni che si commettono quando si impara a disegnare, con l’obiettivo di aiutarti a risolverli in modo semplice e chiaro.

Analizzeremo volta per volta un problema specifico e faremo pratica per risolverlo.
Questi i primi argomenti delle lezioni:

• Come migliorare il segno e tracciare linee dritte, sicure e pulite?

• Come capire se le proporzioni di una forma disegnata sono corrette rispetto a quelle del soggetto ritratto?

• Come correggere un errore di prospettiva e dare il senso corretto della profondità e della spazialità?

• Come correggere un chiaroscuro che non dà il giusto senso del volume al mio disegno?

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Nel (di)segno di… https://www.disegnamo.com/nel-disegno-di/ https://www.disegnamo.com/nel-disegno-di/#comments Wed, 28 Nov 2018 16:18:23 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=741 A cura di Chiara Silva

INTRODUZIONE

Questa nuova rubrica nasce per gli appassionati di disegno e si propone di avvicinarci in modo profondo agli aspetti tecnici ed espressivi dell’opera grafica di alcuni grandi artisti. Di questi, in alcuni casi, sono note alla maggior parte del pubblico solo le opere pittoriche o scultoree che hanno sviluppato e posseggono una qualità di segno così particolare da essere inconfondibili, come un’impronta, una carta d’identità ancora più profonda della loro stessa firma.

La rubrica interesserà soprattutto chi ama l’arte in genere e chi nutre una passione particolare per il disegno, perché lo pratica, perché non lo pratica ma vorrebbe farlo, perché lo pratica ma vorrebbe imparare ad andare “oltre”, cioè verso quei valori espressivi che fanno di un disegno un’opera d’arte. Definito il “padre di tutte le arti”, il disegno come aspetto fondamentale di progettualità e di rappresentazione fresca ed immediata di un’idea o come tecnica esecutiva finale di un’opera d’arte è ciò che più ci parla dell’artista che l’ha prodotto.

Provo un particolare piacere a osservare le sezioni dedicate al disegno nelle grandi mostre; lì in quei piccoli fogli sgualciti, ingialliti, ricchi di appunti e incorniciati come minuscole finestre sul mondo interiore dell’artista, trovo qualcosa di unico e intimo, che appartiene alla sensibilità di chi l’ha prodotto almeno quanto le grandi opere. Molti di questi disegni sono a volte sconosciuti ai più, quando invece si tratta di veri e propri tesori nascosti, da gustare con molta calma, linea dopo linea; la matita, la grafite, il carboncino, la china, le penne, lasciano segni che raccontano un istante solo, rapido, un’idea immediatamente fermata sul foglio.

Il disegno è come una grafia, appartiene intimamente all’artista e precede l’esecuzione di qualsiasi opera complessa. Anche oggi, nell’era dei New Media, il disegno digitale ad esempio contiene quella componente estetica che è lo sviluppo della pratica, della creatività, dell’intuito dell’artista attraverso uno strumento e un supporto differente.

Aspetto importante di questa rubrica sarà anche l’approccio pratico, ovvero la fase finale di ogni numero; lungi dal voler insegnare a produrre falsi d’autore, il progetto ha invece l’obiettivo di sviluppare per gli amanti del disegno e dell’arte in generale, il proprio segno grafico, alla ricerca di quelle caratteristiche estetiche ed espressive che per essere “scoperte” hanno bisogno di grandi esempi. I contenuti di questa rubrica risulteranno particolarmente interessanti e utili sia a chi si appresta a imparare a disegnare, sia a chiunque abbia già frequentato un corso e abbia desiderio di continuare a sperimentare, a provare, a ricercare.

Allora, prima di iniziare con la prima delle nostre “letture” de Nel (di)segno di…, ci sarà indispensabile chiarire maggiormente alcuni concetti chiave che ci accompagneranno ogni volta nelle nostre letture.
Vorrei iniziare da tre semplici parole, ovvero le componenti essenziali della produzione di qualunque tipi di segno grafico: LA MANO, LO STRUMENTO, IL SUPPORTO.

Ogni segno grafico ha origine dal movimento con cui la mano, impugnando uno strumento, traccia, segna un particolare supporto.

IL GESTO è ciò che l’organo mano o l’intero braccio o l’intero corpo , sul piano biologico, antropologico, sviluppa compiendo segni.
LA TRACCIA è la forma estetica del segno sul piano materico e tecnico, il risultato della combinazione tra lo strumento impiegato e la superficie che lo accoglie.
LA LINEA è la codificazione grafica del segno sul piano simbolico-culturale. Può avere diversi livelli di astrazione e ciò dipende dalle funzioni comunicative del sistema linguistico a lei assegnato.

Così solo quando è il pensiero dell’artista che attraverso la mano diviene gesto, nasce il linguaggio; il linguaggio proprio di quell’artista che è costruzione della conoscenza del proprio mondo interiore e di quello esteriore.
Pensiamo per esempio al significato di tècne presso i greci, ovvero non solo una semplice abilità manuale ma piuttosto un modo di conoscere, un far apparire ciò che per essenza non apparirebbe di per sé, vedere in un modo più ampio.

Le variabili che conferiscono un carattere espressivo specifico al gesto di un artista sono IL MOVIMENTO e LA MANO che, nella pratica continua (spesso un artista sceglie il suo strumento prediletto, e lo usa finché non è completamente consumato e inutilizzabile), si fondono e divengono quasi un tutt’uno.
Il ductus di un disegno è il modo in cui viene tracciato e la rapidità con cui viene fissato il segno
grafico; da ciò si legge il tipo di impugnatura del supporto, ma soprattutto l’anima, il temperamento, il carattere espressivo del disegnatore.
Ecco quindi che diventa necessario osservare la pressione del segno (leggero o calcato o modulato), con cui la mano esegue un movimento (lento, veloce, ritmico) e la durata (continua o frammentata) che esso possiede.

La mano, le dita, il polso compiono i movimenti più importanti e ogni tipo di impugnatura è funzionale al tipo di strumento e al risultato che si vorrà ottenere.

Solo quando sono le tensioni, le emozioni, le pulsioni psichiche a confluire nella mano, animandola in modo urgente e incontenibile, vediamo nascere la carica espressiva che si libera nel gesto.
L’azione è divenuta visibile e resta fissata come unica e definitiva memoria di quell’istante. Ecco apparire il disegno!

Questo mondo affascinante è davvero vastissimo; per esplorarlo senza perderci ho pensato di farci accompagnare di volta in volta da un artista diverso.

Vai a PABLO PICASSO

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