Approfondimenti – DisegnAMO https://www.disegnamo.com Il primo sito che ti insegna a disegnare... gratis! Tue, 31 Mar 2020 15:31:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.2 Fluid Acrylic: quali olii aggiungere? https://www.disegnamo.com/fluid-acrylic-quali-olii-aggiungere/ Tue, 31 Mar 2020 15:28:05 +0000 https://www.disegnamo.com/?p=888 Scrivo questo breve approfondimento per dire qualcosa in più circa gli olii siliconici che si possono aggiungere nella tecnica del Fluid Acrylic. Ho visto tanti video in proposito, ma nessuno mi ha spiegato le differenze tra i vari prodotti, pertanto ho deciso di sperimentare in prima persona.

Prima di iniziare, se inizi oggi a usare l’acrilico, ti invito a leggere la sezione specifica. Se invece ti stai approcciando alla tecnica del Fluid Acrylic, puoi dare un’occhiata qui.

Questi che vedi nell’immagine li ho acquistati in un pratico SET su Amazon, ti metto sotto il link se vuoi provarli. Hanno creato il SET proprio per rispondere all’esigenza degli artisti di creare effetti particolari con la tecnica dell’acrilico fluido. In pratica gli olii siliconici spingono i pigmenti pesanti e creano delle “cellule” o “bolle” esteticamente molto belle.

Partiamo dal primo: ACRYLIC POUR CELL – GLOSS ADD 10-30%. Le scarne indicazioni della confezione dicono di aggiungere qualche goccia nei colori che si desidera, uno o tutti. Questo prodotto aggiungerà lucentezza, si tratta infatti di un “medium” per fluidificare e migliorare il colore, a patto che si aggiunga il 10-30% di prodotto. Tieni conto che il flacone è molto piccolo.

Ho seguito la prima indicazione e ho aggiunto qualche goccia solo al nero, questo è il risultato (nero+bianco). Attenzione, il colore è ancora bagnato nella foto, da asciutto è diventato opaco come le altre prove. In pratica ho ottenuto un delicato effetto a “bolle” abbastanza grandi.

Il secondo prodotto è: SUPER CELL – SILICONE PARTICLE. In questo caso bastano davvero 2/3 gocce per uno o più colori. Come vedi dalla foto sotto, e come dice il nome stesso, le “bolle” che si creano sono tantissime e asciugando (nella foto il colore è bagnato) si definiscono ancora di più. Davvero molto bello, magari da provare solo su uno o due colori all’interno di un dipinto.

Infine il terzo prodotto, che forse conosci già: ACRYLIC POUR – SILICONE OIL PURE. Come per il precedente, bastano 2/3 gocce da usare su uno o più colori. Le “bolle” sono inferiori al precedente, ma l’effetto è molto equilibrato.

Fatti questi test, non vedo l’ora di iniziare a sperimentare su un dipinto. Magari proverò a usare i 3 prodotti su 3 colori diversi. Poi, al solito, posterò i risultati sulla pagina Facebook.

Spero che questo approfondimento ti sia stato utile, non dimenticare di condividerlo! A presto.

2020 Lorena Laurenti. All rights reserved. È possibile fare una citazione dell’articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all’indirizzo info@lorenalaurenti.it

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Gli errori nel Fluid Acrylic https://www.disegnamo.com/gli-errori-nel-fluid-acrylic/ Sun, 22 Mar 2020 18:05:13 +0000 https://www.disegnamo.com/?p=874 Da qualche tempo mi sono appassionata alla tecnica del Fluil Acrylic, già citato nella sezione dedicata agli Acrilici. Mi piace definirla la “Pittura dell’Anima” perché permette di portare su tela le emozioni (se l’argomento ti interessa dai un’occhiata all’approfondimento Pittura Psichica). Dal primissimo tentativo, diciamocelo, abbastanza fallimentare, che puoi vedere qui, ho fatto un po’ di strada (non tanta eh, ma sto migliorando!). Ho imparato dai miei errori e voglio condividere alcune osservazioni e consigli con te.

Nel video che vedi di seguito parlerò di Fluid Acrylic, degli errori di questo tipo di pittura e degli strumenti indispensabili per iniziare. Prima ti lascio anche qualche link con i consigli per gli acquisti.

Ho trovato questi colori molto validi. Quando entri sul link puoi scegliere formato e tinta:

Questo invece è un set di olii siliconici per ottenere effetti e texture particolari sul dipinto, leggi l’approfondimento:

Ecco alcuni dettagli da vicino:

Vai alla sezione ACRILICO

Vai all’approfondimento sugli OLII da aggiungere

© 2020 Lorena Laurenti. All rights reserved. È possibile fare una citazione dell’articolo includendo il link originale alla pagina e dandone comunicazione all’indirizzo info@lorenalaurenti.it

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Volto in movimento https://www.disegnamo.com/volto-in-movimento/ Wed, 28 Nov 2018 17:24:09 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=830 COME DISEGNARE UN VOLTO IN MOVIMENTO

A cura di Chiara Silva

Come si realizza un ritratto realistico di un volto di profilo? E di tre quarti?
Muovere i primi passi per realizzare un ritratto efficace può sembrare davvero complesso. Uno degli aspetti che appare più insidioso al principiante è quello del movimento, e la testa è un soggetto assolutamente mobile; anzi, mobilissimo, perché in ogni secondo possono variare in essa infiniti dettagli. Dai battiti di ciglia alla rotazione dell’occhio al movimento delle labbra, allo spostamento dei capelli, sino al movimento anche impercettibile del collo e delle spalle che agiscono immediatamente sull’inclinazione e rotazione del capo.

Questi appena citati sono i due movimenti fondamentali che la testa compie: ROTAZIONE ed INCLINAZIONE.

Iniziamo a definirli: la rotazione è un movimento in cui l’asse della testa resta verticale e ruota su se stesso. Tutto il volume facciale e del cranio gira ma non viene mai ad alterarsi l’altezza dell’asse né le distanze in verticale degli elementi. Cambia invece tutto negli assi orizzontali poiché, si inizierà a vedere scorciate tutte le larghezze degli elementi che ruotano. Ad esempio, in rotazione, le due metà della bocca non saranno simmetriche, nemmeno gli occhi avranno più la stessa dimensione, per non parlare del naso, di cui probabilmente non vedrò nemmeno più una narice, perché coperta dalla punta.
Nel movimenti di inclinazione, al contrario, l’asse centrale viene ad alterare la sua verticalità, inclinandosi. Se esso si inclina verso destra o verso sinistra, tutto resta semplice; se al contrario questa inclinazione avviene indietro o avanti, ecco che entra in gioco la necessità di una sapiente e corretta resa prospettica.
Quando si realizza il ritratto di un soggetto vivente, lo si può fare usando diverse composizioni. La visione frontale è solitamente poco usata perché molto statica. Anche il profilo è una visione inusuale benché a me piaccia molto. Elementi come il naso, la nuca, l’acconciatura, si colgono molto bene attraverso il profilo e se si fa sapiente uso delle luci e del gioco figura/sfondo, si possono ottenere ritratti davvero affascinanti.
La visione che meglio si presta al ritratto è comunque quella in tre quarti. Questa può essere più tendente al frontale o al profilo a seconda della volontà del ritrattista. In questa seconda video lezione affrontiamo insieme i procedimenti per disegnare la testa di profilo e di tre quarti e lo faremo ragionando sulle strutture delle forme e sulle proporzioni, cercando di percorrere un secondo gradino dopo quello raggiunto con il primo tutorial.

TUTORIAL: Come disegnare un volto in movimento
Cliccate qui per seguire il video tutorial e provate subito ad applicare le tecniche descritte per disegnare un volto in movimento.

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Ritratto dal vivo https://www.disegnamo.com/ritratto-dal-vivo/ Wed, 28 Nov 2018 17:19:55 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=825 A cura di Chiara Silva

INTRODUZIONE DELLA RUBRICA

Dopo il successo delle 2 video rubriche dedicate al mondo del disegno, in tanti mi avete chiesto di affrontare il tema del ritratto del volto umano.
Ebbene, ho deciso di assecondare le vostre richieste e ho creato una nuova rubrica che tratta nello specifico come imparare a realizzare un ritratto realistico a matita.
Il volto umano è tra i soggetti che, chi ama il disegno, maggiormente desidera padroneggiare Vedere emergere da un foglio bianco i lineamenti realistici di qualcuno, soprattutto di qualcuno che conosciamo e amiamo, nonostante l’era del digitale e dei selfie, conserva il suo fascino magico e inimitabile.
Nessuna tecnologia sarà mai in grado di annientare lo stupore davanti alla capacità della nostra mano di rappresentare la somiglianza e il realismo. Certo questa non è la principale funzione che l’arte riveste oggi ma, esistono ancora le scuole d’arte che lo insegnano e ancora a molti interessa acquisire le competenze per disegnare ritratti efficaci.
Lo si può fare anche solo per diletto, senza ambire a farne una professione; di sicuro la pratica del disegno resta una delle attività che portano maggiori benefici ai nostri sensi. Questo a patto che il risultato del nostro disegno ci convinca e sia efficace. Che sia realistico o espressivo non importa, non esistono a parere mio gerarchie su quale tipo di disegno sia da definirsi superiore. L’importante è che il risultato sia coerente con il progetto che sia in mente e che l’ha concepito. Se voglio eseguire un ritratto del volto umano realistico da regalare al mio amato, questo non potrà essere un Picasso del periodo cubista. Senza nulla togliere a Picasso, questo non era il mio obiettivo. Dovrò quindi conoscere le tecniche e le strade per padroneggiare l’abc del ritratto per poi lasciare largo spazio all’esercitazione, indispensabile prassi per migliorare la qualità del mio segno grafico e la capacità di leggere e rappresentare luci e ombre.

Per chi vuole avvicinarsi a questa pratica e compiere i primi passi verso il ritratto realistico a matita, ho pensato ad una serie di video tutorial che possano guidarvi a raggiungere un risultato efficace.
Ho studiato un metodo semplice, davvero accessibile a tutti; che in soli 3 passi può portarvi a comprendere gli aspetti essenziali del ritratto, senza perdervi in complicate faccende tecniche. Non che queste non servano, anzi, ci sarebbe da dire molto ma molto di più di queste tre semplici regole, ma come in tutte le cose, bisogna partire gettando le basi. Non è per nulla un concetto scontato. Quanti studenti ho visto demotivati da risultati terribili! La maggior parte di loro, sapeva disegnare benissimo un occhio, un naso, una bocca… poi però alla “ricostruzione” dell’intero volto, cadevano nell’incapacità di legare tutti questi particolari alla struttura della testa e i risultati apparivano disturbanti e pieni di errori.

VIDEO N°1 – COME DISEGNARE UN VOLTO

Ecco che, a partire da questo primo video, come disegnare un volto, voglio dimostrarvi come, dapprima, è necessario dedicarsi alla visione d’insieme della testa, individuando in essa, volume, proporzione, forma, per preparare il terreno a quelle meraviglie che sono i dettagli. Senza aver appreso questo, il ritratto “cade”, come un castello di carte.

Se questo video ti è piaciuto approfitta adesso della possibilità di scaricare una lezione gratuita estrapolata dal mio corso NATI PER IL RITRATTO.

]]> Il chiaroscuro https://www.disegnamo.com/il-chiaroscuro/ https://www.disegnamo.com/il-chiaroscuro/#comments Wed, 28 Nov 2018 17:05:34 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=783 A cura di Chiara Silva

Per la rubrica “DOVE HO SBAGLIATO?” oggi affronteremo un altro tema molto importante:

Perché non mi riesce un chiaroscuro omogeneo e sfumato?

Siamo adesso alle prese con una delle problematiche più comuni per chi si avvicina al mondo del disegno a mano libera.
Superato lo scoglio del disegnare le forme così come realmente si vedono, ecco presentarsi un’altra difficoltà: il chiaroscuro.
Riuscire a eseguire un buon chiaroscuro significa saper regalare al nostro disegno l’illusione della tridimensionalità della forma, viceversa, un cattivo o poco efficace chiaroscuro renderà il nostro disegno sempre piatto e poco realistico.
L’argomento è ampio e complesso, ma noi oggi prenderemo in considerazione una piccola, anche se importante parte del problema: come rendere il chiaroscuro omogeneo e ben sfumato su una superficie cilindrica con due semplici strumenti, ovvero una matita morbida 6B e una gomma pane.

Lo faremo, come di consueto, analizzando disegni dal chiaroscuro mal riuscito per diverse motivazioni, e proveremo a correggere questi errori adottando le tecniche e i suggerimenti giusti per migliorare rapidamente con soli cinque semplici passi.
Come per il disegno, bisogna sempre tenere presente che è l’esercizio la condizione essenziale per notare reali miglioramenti. Mettere in pratica le correzioni ed esercitarsi a ritmo costante (come per lo sport!) è indispensabile per vedere risultati positivi. Chi tenta un paio di volte, per cinque minuti ciascuna e poi sostiene di essere negato, non fa testo. Così come non fa testo chi viene corretto e prosegue con i propri metodi finendo per sostenere di essere negato.

La mano che disegna va educata ed esercitata a compiere movimenti che nella vita di tutti i giorni non sono comuni, perciò un po’ di pazienza è d’obbligo.
Il chiaroscuro inoltre, un po’ come la linea può essere eseguito in moltissimi modi e con moltissime tecniche. Ogni mano ha le proprie caratteristiche, sarà a suo agio con alcune e non con altre, e produrrà un chiaroscuro e una linea con caratteristiche diverse e individuali, difficilmente imitabili, perciò il lavoro da fare all’inizio è solo propedeutico alla comprensione delle tecniche per imparare a sfumare e dare il senso del volume agli oggetti, in seguito lo si potrà applicare alle tecniche più disparate… (matite colorate, sanguigna, carboncino, ecc…)
Buon Chiaroscuro!

Adesso non ti resta che guardare il video e capire quanto semplice sia riuscire a ottenere un chiaro scuro con tecnica a matita…

Leggi l’articolo precedente: COME CORREGGERE UN ERRORE DI PROSPETTIVA E DARE IL SENSO CORRETTO DELLA PROFONDITÀ E DELLA SPAZIALITÀ?

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Val al blog “Cerchio di Giotto”

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La prospettiva https://www.disegnamo.com/la-prospettiva/ https://www.disegnamo.com/la-prospettiva/#comments Wed, 28 Nov 2018 17:00:55 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=780 A cura di Chiara Silva

La rubrica “DOVE HO SBAGLIATO?”, dopo aver raccolto grande successo con i primi due numeri, prosegue con una terza uscita dedicata a una tematica che mette in crisi molti aspiranti disegnatori.

Se il tuo disegno sembra simile a una natura morta cubista, ma non era esattamente ciò che volevi, è ovvio che hai avuto difficoltà con la realizzazione corretta e coerente della spazialità e del senso di profondità. Imparare la prospettiva è quello che ti serve.

Questo numero della rubrica risponde proprio a questa domanda:

Perché non riesco a dare il senso corretto della profondità e della spazialità nel mio disegno?
I piani e le forme sembrano essere disposti male nello spazio e gli oggetti sembrano scivolare sul piano di appoggio anziché esservi solidamente appoggiati.

La risposta è una soltanto: non hai applicato correttamente le regole della prospettiva.

In questo breve video ti spiegherò quattro semplici principi per migliorare i tuoi disegni e correggere questo errore, imparando a usare la prospettiva.

Quando disegni dal vero, tieni presente che dovrai sempre confrontarti con la spazialità, perché gli oggetti o le figure non sono mai “volanti” ma, al contrario, inserite in un luogo reale nel quale è necessario disegnare le coordinate (anche semplicemente un piano di appoggio, una sedia o un divano su cui siede un modello, etc.).

I quattro semplici principi che ti spiegherò e che ti permetteranno di imparare a rappresentare correttamente la prospettiva sono questi:

• CONVERGENZA verso un “fuoco” prospettico o punto di fuga
• CENTRALITÀ O ACCIDENTALITÀ dell’osservatore rispetto al soggetto osservato
• ALTEZZA DELLA LINEA DI ORIZZONTE
• RIMPICCIOLIMENTO

Anche questa volta sarà semplicissimo ottenere immediati risultati dalla visione di questa lezione perché partiremo esaminando alcuni disegni “sbagliati”, cercando di capire come si possono correggere.

I concetti base della prospettiva non sono complessi come spesso si pensa, sono anzi estremamente intuitivi perché si basano sul nostro sistema visivo.

Noi vediamo così ma, quando disegniamo, anziché osservare ciò che realmente “vediamo”, ci affidiamo agli aspetti razionali della nostra “conoscenza”.

Se non avete mai fatto questa esperienza di “annullamento” della parte logica nella visione, la lezione sarà particolarmente utile e illuminante. (Vedi anche “Imparare a disegnare”.)

Prendi carta e matita e iniziamo!

Vorresti avere un video gratuito che ti spiega in modo dettagliato e professionale quali sono gli strumenti indispensabili per disegnare, come usarli correttamente per ottenere i risultati migliori e quali esercitazioni eseguire per fare subito pratica divertendoti, qui trovi il video.

Leggi l’articolo precedente: COME CAPIRE SE LE PROPORZIONI DI UNA FORMA DISEGNATA SONO CORRETTE RISPETTO A QUELLE DEL SOGGETTO RITRATTO?

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Proporzioni corrette https://www.disegnamo.com/proporzioni-corrette/ https://www.disegnamo.com/proporzioni-corrette/#comments Wed, 28 Nov 2018 16:53:40 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=777 A cura di Chiara Silva

Il secondo numero della rubrica “DOVE HO SBAGLIATO?” è dedicata a una tematica chiave; risponde alla domanda: perché il mio disegno risulta sproporzionato?

Come capire se le proporzioni di una forma disegnata sono corrette rispetto a quelle del soggetto ritratto?

Quando si copia un soggetto figurativo, uno dei problemi più comuni è la restituzione corretta delle proporzioni; se queste sono sbagliate, la rappresentazione del soggetto sembrerà sempre “deformata” e poco somigliante al modello ritratto, sia esso una figura o un ritratto, oppure un semplice oggetto.

La chiave per risolvere questa problematica è riuscire a riportare nel disegno le proporzioni, le simmetrie, i rapporti corretti tra le parti compiendo un’osservazione e un’analisi profonda del soggetto attraverso la visione.

Per prendere le proporzioni corrette non è necessario essere virtuosi della matematica. C’è un sistema semplicissimo per riuscirci e l’unica capacità da sviluppare è quella visiva: imparare a osservare con pazienza, con attenzione e curiosità.

Attraverso un esempio semplice andremo a scoprire come è facile riuscirci!

Leggi l’articolo precedente: COME TRACCIARE UNA LINEA DRITTA E MIGLIORARE IL SEGNO

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Tracciare una linea https://www.disegnamo.com/tracciare-una-linea/ https://www.disegnamo.com/tracciare-una-linea/#comments Wed, 28 Nov 2018 16:38:03 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=768 A cura di Chiara Silva

COME TRACCIARE UNA LINEA DRITTA E MIGLIORARE IL SEGNO

Come mai non riesco a tracciare una linea dritta e pulita?
Il mio disegno sembra sempre sporco e incerto perché per tracciare una linea buona cancello 10 volte…

Bene, è arrivato il momento di capire dove sbagli e imparare a correggerti!

In questo video ti spiego come correggere un disegno dal segno incerto, sporco e impreciso, raggiungendo l’obiettivo di imparare a tracciare finalmente linee sicure e pulite senza più la tentazione di ricorrere al righello!

Imparare a disegnare forme rette, così come imparare a disegnare lunghe linee su fogli grandi, sarà semplicissimo seguendo queste indicazioni.

Visita questo sito, guarda il video di presentazione e, lasciandoci la tua email nel box laterale, riceverai il video gratuito “Gli Indispensabili del Disegno” che spiega in modo dettagliato quali sono gli strumenti indispensabili per iniziare a disegnare, come usarli correttamente per ottenere i risultati migliori e quali esercitazioni eseguire per fare subito pratica divertendoti.

Quindi clicca su questo link, lascia il tuo indirizzo nel box laterale e guarda il video gratuito… poi comincia a disegnare.

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Dove ho sbagliato? https://www.disegnamo.com/dove-ho-sbagliato/ https://www.disegnamo.com/dove-ho-sbagliato/#comments Wed, 28 Nov 2018 16:32:43 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=759 A cura di Chiara Silva

Lezioni sugli errori più comuni nel disegno…

Chi desidera imparare a disegnare e muove i primi passi in questo mondo, con gli insegnamenti di un corso, un tutorial o da autodidatta, si scontra molto presto con un problema importante:

“Ho terminato il mio disegno ma più lo guardo e più mi sembra ci sia qualcosa che non vada… non so bene che cosa, mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse quali errori ho commesso e come posso migliorare”.

Questo è l’intento della serie di lezioni che ho creato: aiutare chi desidera imparare a disegnare in modo corretto ed espressivo e liberarsi degli errori più comuni che facilmente si commettono.

Mi chiamo Chiara Silva, sono un’artista e un’insegnante di Discipline Pittoriche in un liceo Artistico di Milano, ho un laboratorio dove tengo insieme a molti collaboratori attività nell’ambito delle arti visive, come corsi e workshop. In ultimo ho creato un nuovo progetto che ha preso il nome di Cerchio di Giotto, nel quale confluiscono tutte le esperienze nell’insegnamento delle arti visive e il mondo del web. Cerchio di Giotto propone finalmente il primo video corso on line di disegno dal vero, strutturato come un corso di lezioni in laboratorio, ma fruibile da tutti, a casa propria o da qualsiasi dispositivo portatile.

Il ciclo di lezioni “DOVE HO SBAGLIATO?” che qui ti propongo, sono una serie di video che trattano gli errori più comuni che si commettono quando si impara a disegnare, con l’obiettivo di aiutarti a risolverli in modo semplice e chiaro.

Analizzeremo volta per volta un problema specifico e faremo pratica per risolverlo.
Questi i primi argomenti delle lezioni:

• Come migliorare il segno e tracciare linee dritte, sicure e pulite?

• Come capire se le proporzioni di una forma disegnata sono corrette rispetto a quelle del soggetto ritratto?

• Come correggere un errore di prospettiva e dare il senso corretto della profondità e della spazialità?

• Come correggere un chiaroscuro che non dà il giusto senso del volume al mio disegno?

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Pablo Picasso https://www.disegnamo.com/pablo-picasso/ https://www.disegnamo.com/pablo-picasso/#comments Wed, 28 Nov 2018 16:25:20 +0000 http://www.disegnamo.com/?p=753 Nel (di)segno di… PABLO PICASSO

A cura di Chiara Silva

“Bisogna uccidere l’arte moderna. Questo significa che bisogna uccidere sé stessi, se si vuole continuare ad essere in condizione di fare qualcosa.”

Con questa frase scritta da Picasso al culmine del successo della sua pittura cubista, iniziamo il breve viaggio nel disegno di Pablo Picasso.
Per chi di voi è attento o mastica un po’ di storia dell’arte, la frase suonerà un po’ strana. Proprio lui, l’artista forse conosciuto come il più rivoluzionario nell’arte dell’inizio del novecento, dopo aver dato vita al movimento Cubista, parla di “uccidere l’arte moderna”, per ritornare a quelli che sono i più tradizionali moduli figurativi classici, ricercando nuove soluzioni formali sempre innovative al fine di scongiurare lo spettro della ripetizione e continuare a farsi interprete della rappresentazione dello spirito della sua epoca, come pochi altri sono riusciti a fare.
Picasso non è solo cubismo, quest’ultimo rappresenta solo una stagione della sua opera lunghissima e instancabile; chiunque abbia qualche conoscenza un po’ più approfondita del maestro spagnolo, sa che la sua formazione fu assolutamente tradizionale, che le sue abilità tecniche erano formidabili e che il suo legame con il “classico” riemerge nella sua potente seduzione, in tutti i momenti di svolta nella carriera dell’artista.

Oltre a essere un pittore, scultore e ceramista, Picasso esprime con massima efficacia la sua forza creativa attraverso il disegno e l’incisione, ovvero in quelle tecniche nelle quali la sua mano e il suo segno sono liberi e immediati. Ancora oggi si trovano in vendita centinaia di disegni di Picasso, frutto di una produzione talmente vasta e originale da sembrare infinita; Picasso disegnava continuamente e aveva raggiunto con il suo segno una tale sicurezza da riuscire a dare vita, con una sola linea, a figure eleganti e compiute, come pochi altri artisti sono mai stati in grado di fare. Un segno essenziale, preciso, asciutto e pulito che si curva e si modula senza nessuna esitazione.
Vi invito a mettervi davanti a un suo disegno e a osservare la linea che lo percorre. Si tratta di una linea-spazio che definisce una forma chiusa precisa e compatta, da scultore, che si fa perimetro, senza esitazione alcuna. Grande attenzione è posta anche sulla composizione del disegno; le forme sono in relazione fra loro attraverso un equilibrio perfetto.
Nel disegno con materie grasse e friabili quali la grafite e le matite o con tecniche elastiche ed umide come la penna , il bistro o l’inchiostro, la sua linea disegnativa, così simile a quella di Ingres, è la sintesi dello sdoppiamento che ciascun artista vive tra realtà e anima, un segno fluido che si muove alla ricerca del linguaggio perfetto per dare forma e far vivere ciò che l’animo vive.
“Il disegno non è la forma, ma il modo di vedere la forma” scriveva Picasso.
Allo stesso modo le tecniche incisorie dirette come la puntasecca o indirette quali l’acquaforte, producono esiti formali che sono espressione di un percorso di purificazione nel quale le forme chiare, pulite ed essenziali sono un ricongiungimento con il proprio tempo e il dramma che l’Europa vive dopo il primo conflitto mondiale.

Per la parte pratica di questo numero, dobbiamo riuscire nel difficile intento di approcciare la figura umana, ed in particolare mi piacerebbe fare provare a tutti l’esperienza di dare vita ad un piccolo ritratto.
Le parole chiave saranno LINEA, SEMPLIFICAZIONE, FORME CHIUSE, SOLIDITÀ.
Chi muove i primi passi nel disegno non deve spaventarsi; come abbiamo più volte ribadito, l’intento qui non è certo quello di realizzare falsi d’autore plausibili, ma semplicemente di acquisire, attraverso l’esempio dell’opera di grandi artisti, spunti interessanti per migliorare aspetti importanti del “saper disegnare”… la pulizia della linea, l’espressività del segno, la mobilità del polso, la capacità di “vedere oltre” il dato puramente visibile della realtà che ci circonda, e molto altro ancora.

Per questa esercitazione vi serviranno pochi materiali:

•  Una matita grafite 8B
•  Un tratto-pen nero
•  Carta da lucido
•  Carta carbone

Scegliete poi una fotografia ben definita e abbastanza grande di un volto, che sia qualcuno che conoscete o un volto tratto da una rivista non importa, l’importante è che il volto sia sufficientemente grande da poter leggere i dettagli, meglio se in formato A4 (lo rappresenteremo in scala 1:1)

Siamo pronti a iniziare.

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